Ha causato molti interrogativi l'avvistamento del 25 agosto sulla parte meridionale della penisola russa del Kamchatka, dove il pilota olandese JPC van Heijst di un Boeing 747-8, aereo di linea proveniente da Hong Kong e diretto ad Anchorage in Alaska ha notato alcune strane luci pulsanti luminose provenire dalle acque dell'Oceano Pacifico.

Tutto sembrò iniziare come se un flash, come quello di un fulmine, ma rivolto verso l'alto, e sempre proveniente dal mare, andasse a terminare in un cielo verdognolo, simile ad un'aurora boreale, ma molto meno definita, che sembrava ricoprire l'emisfero settentrionale.

Una ventina di minuti dopo, in pieno oceano, appare una luce rosso-arancio seguita da molte altre. Il pilota ipotizza inizialmente si fosse potuto trattare delle luci potentissime di imbarcazioni adibite alla pesca di calamari, che utilizzano però luci bianco-giallastre. Inoltre, la grande distanza dalla terraferma inficiava questa ipotesi. Non c'era presenza di terremoti nella zona o di vulcani in eruzione, in quella zona sorvolata è di solito molto attiva sismicamente, ma il fenomeno sembra comunque essere di origine sismica.

Molti scienziati pensano sia stato possibile che alcuni movimenti di zone interessate allo stress tettonico abbiano causato, tramite la piezoelettricità, ovvero la formazione di scariche elettriche dovute alla compressione delle rocce, un rilascio di energia luminosa, una sorta di enormi scintille.

Queste luci possono essere simili a quelle di un'aurora e sprigionarsi durante un Terremoto o un'eruzione vulcanica. Si definiscono EQL (Earth Quake Lights). Alcuni pensano che si sia trattato dei prodromi della nascita di un'isola, come accaduto l'anno scorso al largo delle coste del Giappone, e l'astronauta Reid Riseman la scorsa settimana è riuscito ad osservare un turbinio luminoso verde simile alle luci in questione, al largo della costa di Bangkok.

Intorno all'Oceano Pacifico c'è una regione conosciuta come l'Anello di Fuoco dove si verificano un gran numero di terremoti possibili cause di questi bagliori. La zona ha una forma simile ad un ferro di cavallo, di 40mila km, con 452 vulcani che rappresentano il 75% dei vulcani attivi del pianeta.