E' arrivato il famigerato giorno dell'ora legale 2015, questa notte, ovvero tra sabato 28 e domenica 29 marzo, bisognerà spostare le lancette avanti di un'ora e, a differenza di fine ottobre, questo cambio orario ci farà dormire 60 minuti di meno. Questo spostamento viene fatto principalmente per un motivo, il risparmio energetico; ma il cambio dell'ora legale non porta solo benefici, infatti è ormai noto che la modifica dell'orario può portare diversi disturbi all'uomo. I più noti sono l'insonnia, l'irritabilità, la sonnolenza e anche peggio, attacchi di ansia o di panico; addirittura in America gli esperti del settore medico, sono più che convinti che questo giochetto del cambio dell'ora, può aumentare il rischio d'infarto.

Questo trucchetto infatti non viene adoperato in tutto il mondo, ad esempio nella zona centrale dell'Africa non se ne è mai fatto uso; in Sud America e in Asia è stato utilizzato per molto tempo ma da qualche anno è stato eliminato definitivamente; soltanto le nazioni dell'Europa e dell'America centrale e settentrionale ne fanno tutt'oggi un uso costante.

Ora legale: di chi è stata l'idea?

Molti di voi si staranno magari domandando di chi è stata l'idea dell'ora legale, ed effettivamente pensandoci non se ne parla mai di come è nato questo evento, vediamo allora la storia cosa ci racconta. La prima volta che si parlò di questo concetto del risparmio energetico, dovuto allo spostamento delle lancette, fu nel 1784; la brillante idea venne proposta dal famoso inventore del parafulmini, Benjamin Franklin.

All'epoca però non fu presa abbastanza sul serio questa proposta ed è soltanto dopo più di 100 anni, precisamente nel 1916, che l'idea dell'ora legale tornò di moda. Fu un edificatore britannico, un certo Willet William, che riuscì a far capire l'importanza del cambio orario, e così, proprio in quell'anno, venne per la prima volta introdotto nella capitale inglese.

Ora legale in Italia, quando la prima volta?

Nel nostro paese l'ora legale ha vissuto varie fasi alternate, anche in Italia venne introdotta nel 1916; all'epoca, durante la "Grande guerra", era infatti di vitale importanza risparmiare denaro. In realtà durò poco questo stratagemma, terminate le ostilità, il cambio orario venne abolito; per vederlo nuovamente in atto bisognerà attendere l'inizio della seconda guerra mondiale ma, conclusa anche questa fase bellica, venne nuovamente eliminato. E' soltanto nel 1965 che venne finalmente deciso di re-introdurre definitivamente in Italia questo evento e, ormai, sono da ben 50 anni che ogni anno dobbiamo effettuare per due volte il cambio.