Sono passati esattamente 55 anni dal lancio del primo satellite meteorologico, il Tiros I, direttamente dalla base di Cape Canaveral in Florida, da parte della Nasa. Era uno strumento molto rudimentale rispetto ai moderni rilevatori che vengono lanciati oltre le nuvole a cadenza oraria. Sul Tiros I erano presenti due telecamere che permisero la trasmissione delle prime immagini delle previsioni meteo in assoluto.

Un'operazione tutt'altro che semplice

Per fare un paragone attuale, a fine anni '50 mettere un satellite in orbita era come inviare dei robot su Marte oggi.

Tiros è l'acronimo di Television InfraRed Observation Satellite, messo in orbita nel 1960 dalla Nasa durante gli anni antecedenti l'andata dell'uomo sulla Luna (1969). Inizialmente era destinato all'invio di immagini televisive esclusivamente ad uso meteorologico, infatti le prime immagini inviate sulla Terra mostravano la zona del Canada e il New England. Ma ben presto venne compresa la grande potenzialità del satellite al punto che le prime immagini in assoluto vennero mostrate direttamente al presidente degli Stati Uniti Eisenhower.

Il Tiros I era una specie di tamburo costruito prevalentemente in alluminio ed acciaio di 42 pollici di diametro (circa 106 cm), per un'altezza di 19 cm ed un peso che era quasi di 270 libbre (122 kg).

L'alimentazione elettrica delle telecamere era garantita da 9200 celle solari come quelle che si utilizzano negli impianti fotovoltaici odierni. Grazie ad una piccola antenna vi era la trasmissione del segnale verso Terra e viceversa, ma quando non c'era copertura del segnale si innescava un registratore di immagini che venivano poi viste una volta a terra.

Come è andata a finire?

Il Tiros I ha smesso di funzionare dopo soli 78 giorni dal primo volo, che però sono stati sufficienti agli ingegneri della Nasa per comprendere l'importanza del satellite in generale. Il Tiros I ha all'attivo migliaia di immagini inviate verso il pianeta Terra. Nel 1965 il Tiros 9 ha raggiunto la copertura totale della Terra.

Le Previsioni meteo oggi, vengono effettuate grazie a delle sonde leggerissime che vengono innalzate in cielo grazie a dei palloni contenenti gas elio a cadenza oraria. Praticamente in tutti gli Stati c'è un' ente addetto alle previsioni meteo, in Italia sono affidate all'Aeronautica Militare.