I residenti di Goulburn in Australia si sono svegliati qualche giorno fa con la città avvolta da misteriose ragnatele di seta, mentre milioni di piccoli ragni stavano piovendo dall'alto. Ian Watson, residente nel paese ha dichiarato al Sydney Morning Herald: "L'intero posto era ricoperto di piccoli ragnetti neri, e quando ho guardato il sole era come se ci fosse stato un tunnel composto da nastri che saliva per un centinaio di metri in cielo. La mia casa sembrava abbandonata ed occupata dai ragni".

Frustrato dalla situazione e dal fatto che i ragnetti gli stessero colonizzando la barba, Watson ha cercato online la spiegazione del fenomeno, chiedendo sulla pagina cittadina di Facebook "Nessun altro sta vedendo la caduta di milioni di ragni dal cielo?

Mi trovo a 10 minuti dalla città e si possono vedere chiaramente i ragni che galleggiano insieme alle loro tele, e la mia casa ne è ricoperta. Dobbiamo chiamare uno scienziato!"

Non è una novità

Non è una situazione senza precedenti. Incidenti simili sono stati documentati di recente in Texas e Brasile, e perfino in un'altra città australiana, la vicina Wagga Wagga. Secondo uno studio del 2001 sul Journal of Arachnology, la pioggia di ragni avviene quando grandi gruppi di aracnidi migrano tutti insieme utilizzando una tecnica chiamata "ballooning". I ragni, probabilmente ragni lupo, secernono decine di fili di seta in una volta sola, a forma di nastro, formando una specie di vela triangolare per lasciarsi trasportare dal vento verso nuove zone.

Rick Vetter, un entomologo presso l'Università della California a Riverside, ha detto che molti ragni usano questo metodo, ma non tutti insieme, per cui di solito non ci si accorge del fatto.

Un modo per spostarsi senza faticare

In questo modo i ragni possono viaggiare per miglia senza stancarsi, ed è così che i ragni hanno colonizzato tutti i continenti, perfino in Antartide, dove però migrano prima di morire.

Per questo i primi animali terrestri a colonizzare le nuove isole formate da attività vulcaniche sono proprio i ragni. Quando le ragnatele ricadono in terra ricoprendo tutto, l'effetto risultante viene chiamato "capelli d'angelo", ed accade anche dopo forti piogge o alluvioni, in quanto i ragni che vivono nel terreno gettano questi nastri serici in aria per fuggire dalla terra impregnata d'acqua.

Anche in questo caso non c'entrano gli Ufo

L'effetto dura raramente a lungo, e forse a causa di questo la gente rinuncia ad una spiegazione scientifica per un'altra borderline. Spesso, infatti, il termine "capelli d'angelo" viene attribuito a cadute dal cielo di fiocchi come manna, detta anche "bambagia silicea" osservata molte volte in passato dopo l'avvistamento di un Ufo. Ma in quei casi, come nel famoso avvistamento del 27 ottobre 1954 sopra lo stadio di Firenze, venne fatta analizzare e definita "vetro borosilicico", per cui nulla ha a che vedere con le ragnatele in questione.