Sta per sbarcare in Italia un progetto europeo dal nome "ADRIARadNet", che dovrebbe aiutare la protezione civile ad allertarsi in tempo incaso di eventi metereologici disastrosi comenubifragi, alluvioni, grandinate e temporali. Inpratica si tratterebbe di una sorta diprevisione meteodi salvaguardia. Il progetto prevede l'installazione di 4 radar nelle aree di Abruzzo e Marche per l'Italia,e in Croazia e Albania per il versante adriatico. Mentre in Italia moltissimi cittadini sono preoccupati per la propria salute a causa delle "irrorazioni chimiche", il nuovo progetto si propone di prevedere in tempo disastri.

La domanda però è: anche sapendo che sta arrivando un ciclone, l'organizzazione locale sarebbe in grado di mettere in atto azioni disalvaguardia efficaci?

Incrocio di dati e sensori, a cosa servirà?

Mentre le recenti scoperte sullo spazio con la sorpresa del pianeta gemello della Terra Kepler 452B ci portano sempre più lontani, la domanda è se poi questo dispiegamento di forze "intelligenti" riuscirà a prevenire i disastri ambientali che l'uomo stesso provoca con il disboscamento o la costruzione edilizia abusiva. Appare infatti contraddittorio cercare di prevedere disastri che si sarebbero potuti evitare con delle buone pratiche di rispetto per l'Ambiente. Il progetto prevede lo sviluppo di un sistema che dovrebbe integrare dei mini radar e dei sensori satellitari.

A coordinare il tutto una piattaforma web sulla quale gireranno i dati raccolti ed elaborati da complessi modelli numerici di previsione "idro-meteorologica". A parlare del progetto imminente è stato Mario Mazzocca, responsabile della protezione civile abruzzese. Ha detto che "lo scopo di ADRIARadNetè quello di integrare e potenziare le reti di monitoraggio già esistenti con l'aggiunta di particolari miniradar meteorologici in grado di monitorare efficacemente la precipitazione in atto".

L'obiettivo: il controllo degli eventi atmosferici

Disastri che non possono essere definiti più naturali accadono sempre più spesso. Da un lato è lodevole il tentativo di proteggere la popolazione, dall'altro appare preoccupante il tentativo sempre più pressante di controllare gli eventi atmosferici. "Questi sistemi innovativi", spiega infattiil direttore del Centro di Eccellenza, Cetemps,il ProfessorFrank Marzano, "sono delle vere e proprie sentinelle contro i temporali e le alluvioni a disposizione delle comunità centro-adriatiche e delle istituzioni di prevenzione e protezione civile".Cosa diranno i membri del gruppo "Scie chimiche Marche", molto attivo suFacebook, di questo nuovo esperimento?