Il petrolio si sta esaurendo. Anzi no. Non è ancora chiaro se l'Oro nero stia realmente finendo come ci dicono da qualche decennio, oppure se ce n'è ancora tanto da inquinare ancora il mondo. Malgrado nuovi sistemi puliti di energia rinnovabile, i Paesi industrializzati e quelli emergenti prediligono ancora fossili inquinanti come petrolio e gas per produrre energia. Anzi, si continua a creare pozzi petroliferi in mare o in oceano malgrado disastri epocali come quello di qualche anno fa consumatosi nel Golfo del Messico; mentre la nuova Eldorado del petrolio sta diventando l'Alaska, dato lo scioglimento dei ghiacciai che renderà più facili le estrazioni.

Eppure, metodi alternativi a benzina o gas per far muovere la propria auto ci sono. Da oltre vent'anni l'idrogeno ad esempio, anche se è rimasto solo un prototipo su un progetto. O le auto elettriche, già diventate una realtà con colonnine che si stanno sempre più diffondendo in città e sulle autostrade. Poi c'è il metano, largamente utilizzato. Ma adesso a questi metodi già noti si affianca l'uva. Già, avete letto bene. Proprio il frutto che utilizziamo dopo i pasti o per fare il vino. A darci questa bella notizia l'Università di Adelaide e pubblicato su Bioresource Technology.

La scoperta

Una ricerca condotta dall'ateneo americano ha dimostrato come dalla fermentazione di una tonnellata di scarti di uva si possano ottenere fino a 400 litri di bioetanolo.

Quest'ultimo sarebbe l'etanolo prodotto dalla fermentazione delle biomasse efficace anche come carburante. Se trarre biocarburanti liquidi dalle biomaesse vegetali è un processo complicato perché queste ultime non sono sempre facili da scomporre, con la vinaccia è più semplice. Inoltre, può essere ottenuta a buon mercato. Per giungere a queste conclusioni, i ricercatori hanno utilizzato la vinaccia di due varietà di uva, il Cabernet-sauvignon e il Sauvignon Blanc.

Hanno ottenuto 270 litri per ogni tonnellata di scarti. Ma che possono salire a quattrocento utilizzando nel processo di lavorazione alcuni trattamenti a base di acidi e enzimi. Magari un domani col vino, oltre alla vendemmia, potremmo anche produrre benzina pulita per l'auto.