Pensare a quale sarebbe lo scenario di una qualsiasi città dopo un bombardamento nucleare mette i brividi. Una applicazione è in grado di simularlo descrivendo, grazie ad una mappa interattiva, un panorama del tutto catastrofico.

NukeMap

Questo è il nome della web app, visibile sul sitonuclearsecrecy.com, capace di ricreare, giocando, un fantomatico bombardamento atomico su un punto a vostra scelta del globo. Se il primo impatto desta prevalentemente curiosità, visti gli effetti e letti i dati forniti, la stessa svanisce lasciando il posto allo sgomento per quelle che potrebbero essere le nefaste conseguenze.

Provando a giocarci ho sganciato un ordigno atomico, oggi realmente posseduto nell'arsenale della Nord Korea, nel centro di Milano. Con una potenza pari a 10 kt, per intenderci inferiore a quella di Hiroshima, la simulazione porta ad una stima di 53.000 morti e circa 202.000 feriti.

Non solo, il nucleo di fuoco avrebbe un raggio di circa 150 mt, mentre le radiazioni mortali coprirebbero un’area di circa 3.50 km quadrati. I palazzi sino a un 1.5 km di distanza sarebbero spazzati via o irremidiabilmente danneggiati. Le radiazioni termiche provocherebbero ustioni di 3° grado con gravissime e devastanti conseguenze per le persone sfortunatamente residenti in quell'area.

In parole povere, comunque significative per dare un’idea dell’immane tragedia, l’intera area che va da Porta Nuova a nord, Porta Romana a sud, Conciliazione a ovest e Corso 22 marzo ad est non esiterebbe più cancellata nel breve volgere di qualche interminabile secondo, così pure le vittime che si trovassero nella zona.

Alex Wellerstein

Padre del progetto è il professore di storia Alex Wellerstein che ha voluto sensibilizzare il mondo in merito al tema delle armi nucleari. Se quanto sopra descritto può destare orrore e paura ci basti pensare che la Tsar, la bomba sovietica più potente mai concepita, potrebbe spazzare via un’area grande quanto la Toscana con effetti mortali per circa 250.000 vittime. Dati che non hanno bisogno di molti commenti.