Quella di Imola non è stata solo la grande festa del Movimento 5 Stelle, ma è stata anche una occasione per dimostrare che anche i grossi eventi possono essere gestiti al meglio e, soprattutto, possono rappresentare una grande opportunità per far vedere a tutti che il riciclo dei rifiuti non è poi così difficile da attuare.

Siamo abituati a grandi eventi dove alla fine non resta altro che una montagna di rifiuti per terra, rifiuto difficili da smaltire e che andranno a riempire le già sature discariche che si trovano nel paese.

Una grande sensibilizzazione

Il dato, comunicato attraverso il sito nazionale del Movimento, è più che positivo e va oltre le attese: dopo la manifestazione di Imola dello scorso 20 ottobre l’85, 62% del materiale post consumo è stato spedito a riciclo e compostaggio. Un risultato raggiunto grazie allasensibilizzazione del partito protagonista riguardo al tema dei rifiuti sul quale Beppe Grillo punta tantissimo cercando di diffondere in ogni modo il sistema “Rifiuti Zero”, ma anche grazie ai tanti volontari che durante l’evento hanno distribuito borracce riducendo al minimo il consumo dei bicchieri di plastica.

La raccolta del materiale organico è stata alimentata dall’utilizzo di posate biodegradabili che diventano, appunto materiale che andrà a servire per la concimazione dei terreni.

Risultato eccezionale

In occasione dell’evento di Imola sono state prodotte circa 6 tonnellate di materiale post consumo di cui 2,8 inviate a compostaggio, 1,62 tonnellate di cartone inviate per il riciclo, così come per i 560 chilogrammi di vetro, 540 kg di plastica e 80 di alluminio.‘Al termine delle due giornate di Imola - si legge nella nota dei 5 Stelle- l’area era così pulita che il servizio finale di spazzamento ha riempito solo meno della metà del cassonetto’.

I5 Stelle hanno messo, dunque,in atto, e in maniera pratica, ciò che predicano: in questo caso il sistema rifiuti zero che sarebbe una manna per una pese come l’Italia che vive in maniera drammatica il problema relativo allo smaltimento dei rifiuti appunto.

Oggi si parla della realizzazione di nuovi inceneritori quando invece si potrebbe attuare la politica Rifiuti Zero per fare diventare la spazzatura una fonte anche di introito economico oltre, ovviamente, al beneficio che ne avrebbe l’ambiente.