Per Salvini si tratterebbe di un'idiozia ma il fatto resta uno: i livelli di PM10 sono altissimi e Pisapia non era disposto a fare nessun passo indietro. Così, dopo l'introduzione del biglietto giornaliero a 1,50 euro, a Milano è arrivato lo stop per tutti i veicoli. E secca è arrivata la risposta del sindaco di Milano al leader del Carroccio: "Chi parla non sa quanto abbiamo fatto su questo tema". "Bloccare il traffico - ha proseguito Pisapia - è solo una misura d'emergenza da parte di un Comune per troppo tempo lasciato solo".

La nebbia, o meglio lo smog, pervade da giorni molte città d'Italia.

Non c'è vento, non c'è pioggia e pare che nessuna precipitazione sia prevista prima del 2016. All'emergenza smog si accompagna un clima mite che sta caratterizzando un dicembre tra i più miti dell'ultimo anno. E altre accusa sono arrivate anche dal Movimento 5 Stelle e da Beppe Grillo, che ha rivolto le sue critiche direttamente al governo, "assente" e quindi responsabile dello smog che ha invaso le città italiane e delle morti legate alle polveri sottili in aumento.

Da Roma a Milano

Dalle 10 alle 16 Milano e altri 11 comuni dell'hinterland hanno detto no alla circolazione dei mezzi privati. Questo è soltanto il primo giorno. Ne seguiranno altri due, come concordato dall'amministrazione in relazione all'emergenza smog che ha colpito la Lombardia e l'Italia in generale.

E mentre anche a Torino l'amministrazione ha pensato di estendere la validità del biglietto unico a giornaliera a Roma e Bergamo si circola a targhe alterne.

In particolare nella Capitale circoleranno oggi le auto con targa pari e domani quelle con targa dispari in due precise fasce orarie: quella mattutina, dalle 7.30 alle 12.30, e poi quella pomeridiana, dalle 16.30 alle 20.30.

Rimane comunque la possibilità di circolare le auto Euro 6 e quelle ibride, nonché quelle a metano e gpl. Via libera anche per imotocicli quattro tempi Euro 3 e iciclomotori due ruote quattro tempi Euro 2. Anche a Roma la validità del biglietto unico sarà giornaliera.

L'incontro col governo

Al di là degli scontri della politica, l'incontro promosso dal governo con sindaci e governatori punterà a trovare.

La decisione di convocare tutti il 30 dicembre è arrivata dal ministero dell'Ambiente. Il ministro Galletti punta a trovare prima di tutto un punto di incontro tra le diverse realtà afflitte dallo smog e sopratutto a coordinare le diverse decisioni prese dalle diverse amministrazioni, per adesso prese "in ordine sparso". La risposta, continua il ministro, dovrà essere "coordinata e di sistema".

Mercoledì, quindi, verrà messo a confronto il successo delle diverse iniziative degli ultimi giorni alla ricerca di un metodo unico applicabile ovunque. Al di là dell'impegno delle amministrazioni, sottolinea il ministro, quello di cui l'Italia ha bisogno è "una nuova cultura civica nelle strade, nelle realtà produttive, nelle abitazioni: il decalogo dei ministeri dell'ambiente e della salute serve a spiegare ai cittadini che molto dipende dal grado di responsabilità delle loro scelte".