L’immagine che ritrae Pietro Mangiafico, allora primo cittadino di Solarino, piccolo comune in provincia di Siracusa, dentro la Grotta del Ventaglio, inestimabile quanto misconosciuto gioiello carsico ubicato in pieno centro urbano, risale al 2011. La foto ricorda l’intervista rilasciata alla giornalista Rai Lucia Basso, per il TGR del mattino del 29 novembre di quell’anno, quando Solarino ebbe l’opportunità di vedere dedicato al proprio patrimonio culturale e ambientale un ampio servizio televisivo.

Le potenzialità della Grotta del Ventaglio

L’obiettivo che perseguiva l’avvocato Mangiafico con la sua Amministrazione era quello di sviluppare attorno ad alcuni siti di interesse naturalistico, culturale e archeologico del paese, come il Pozzo di San Paolo, il museo etnoantropologico, la Casa del Novecento, l’orologio della Chiesa Madre e, appunto, la Grotta del Ventaglio, un’offerta turistica attrattiva in una località strategicamente ubicata alle porte di Pantalica.

Per raggiungere questo traguardo, il primo cittadino aveva affidato nel 2009 al Cutgana (Centro interfacoltà dell’università di Catania per la tutela e la gestione degli ambienti naturali e degli agro ecosistemi), relativamente alla Grotta del Ventaglio, il compito di studiare quel millenario Ambiente fatto di stalattiti e stalagmiti che era stato scoperto nel 1987, a pochi passi dalla piazza del paese, nella centralissima via Dante, ancora oggi non fruibile ai visitatori.

A conclusione della propria attività di ricerca, il Cutgana affermava di avere rintracciato in Solarino quelle potenzialità necessarie per rendere il paese di Solarino un luogo di grande attrazione turistica, al punto da indurre Pietro Mangiafico a presentare un progetto per un più ampio finanziamento regionale che portasse alla fruibilità del sito nell’ambito dell’asse VI dei cosiddetti Pist, per una somma complessiva di 500 mila euro.

Un lavoro amministrativo che in questi ultimi anni si è sostanzialmente interrotto e su cui abbiamo cercato di fare il punto con l’attuale classe dirigente della comunità.

Finanziamento non concesso e nuove opportunità

Raggiunto al telefono, il Sindaco Sebastiano Scorpo, eletto nel 2012, ci ha dichiarato di essersi interessato all’iter di finanziamento iniziato dalla precedente Amministrazione tenendo i contatti con il primo cittadino di Canicattini Bagni, comune capofila nell’ambito di una serie più complessa di progetti presentati e che, purtroppo, il finanziamento non è stato concesso.

Per questa ragione, abbiamo poi sentito anche Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini che ci ha detto: “Il progetto di Solarino è stato ritenuto ammissibile, ma non è entrato, in graduatoria, tra quelli finanziati. La Regione, con successivi interventi economici, anziché far scorrere la graduatoria, ha ritenuto opportuno aprire nuovi bandi impedendo di fatto ai progetti posizionati più indietro in graduatoria di traguardare l’obiettivo del finanziamento e distraendo così circa trenta milioni di euro.

Ritengo che oggi sia necessaria una concertazione dal basso dei comuni di quest’area della provincia per giungere ad una trattativa che ci permetta la finanziabilità anche delle progettualità di Solarino sulla base dei nuovi indirizzi della comunità europea, evitando i percorsi fino ad oggi seguiti dalla Regione con gli avvisi pubblici”.