Tra poco meno di un mese gli italiani saranno interpellati nel referendum #notriv. La consultazione popolare stabilirà se fermare o meno le trivellazioni in mare una volta che saranno scadute le concessioni ed in particolare ci si riferisce a quelle piattaforme di prelievo del petrolio e del gas situate entro le 12 miglia dalle coste. Sul tema, che in questo periodo sembra dividere i politici, si è espresso niente meno che Rocco Siffredi. L’ex attore hard ci ha messo la faccia, realizzando un filmato per dire basta allo scempio e difendere le acque territoriali.

L’abruzzese è già virale su internet, con lo spot a favore del ’sì’ che sta spopolando sui social network.

Rocco Siffredi, originario di Ortona, è protagonista di una breve clip in cui gioca con i doppi sensi, un po’ come aveva fatto con il celebre spot delle patatine. Stavolta si è definito un esperto di trivelle ed ha lanciato un appello in difesa del mare d’Abruzzo e non solo. Il cinquantunenne, che l’anno scorso si mise in gioco a L’Isola dei Famosi, sottolinea come le trivellazioni facciano male, invitando gli italiani a dire basta votando ‘sì’. Il filmato si chiude in maniera divertente, con il produttore del cinema hard che ribadisce ‘Lasciatevelo dire da uno che di trivellazioni se ne intende’.

Sul referendum abrogativo che si terrà ad aprile, non tutti sembrano essere favorevoli, tra questi c’è Matteo Renzi.

Referendum no trivelle, Premier a favore del ‘no’

L’appuntamento con la consultazione referendaria sarà domenica 17 aprile, con i seggi elettorali aperti dalle 7 alle 23. La campagna di sensibilizzazione da parte di organizzazioni ed enti prosegue, ma in questi giorni fa clamore il ‘no’ del Presidente del Consiglio.

Matteo Renzi, infatti, ha fatto sapere che ognuno è libero di fare ciò che meglio crede al referendum sulle trivelle, ma invita a non farsi prendere in giro dato che non si tratta di quelle nuove, le quali hanno già la linea più dura dell’UE. Qualora vincesse il ‘sì’, si andrebbero a bloccare quegli impianti attualmente in funzione ed il leader del Partito Democratico lo considera uno spreco.

Il motivo? Ci sono in ballo circa 10 mila posti di lavoro e nell’eventualità che la legge venga abrogata, avremmo molte persone che rimarrebbero senza un impiego.

All’interno del PD c’è però chi pensa sia giusto votare a favore, come nel caso di Michele Emiliano, presidente della regione Puglia. L’ex sindaco di Bari sostiene che in molti stanno intervenendo per impedire che venga raggiunto il quorum, senza il quale non sarebbe possibile fermare le trivellazioni, affermando anche di non essere affatto soddisfatto del comportamento del proprio partito.