Ogni anno gliagricoltori, nel mese di ottobre, sono impegnati in una attività produttiva suddivisa in tre fasi: la raccolta delle olive, la trasformazione in olio commestibile e la vendita. Ma il processo appena descritto può presentare degli imprevisti. Per esempio, può capitare che la pianta dell'ulivonon sia in salute per colpadi un agente esterno. E' quantosuccesso ad Ostunia causa di un batterio.

Il batterio sterminatore di ulivi

Come anticipato, gli ulivi, come tutte le piante,possono essere contaminati da batteri. Il batterio dellaXylella Fastidiosa, appartenente alla famiglia delle Xanthomonadaceae, è stato rinvenuto nella municipalità di Ostuni, in Puglia.

Esso si riproduce all'interno dell'albero, nei condotti che portano acqua e sali minerali. Il minuscolo essere vivente agisce in modo che l'arbusto all'inizio non mostri i sintomi dell'aggressione. Nel frattempo si riproduce e si diffonde fino a quando non arriva ad uccidere la pianta. Ciò che avviene non è altro che unrapido disseccamento.

Ad ogni modo, tale batterio può essere molto pericolosoperché potrebbe causare la perdita di molti ulivi e del conseguente guadagno derivante dalla vendita dell'olio. Detto questo, la presenza dello sterminatore di ulivi non è nuova in Italia, infatti nel Salentosi era verificato lo stesso problematra il 2008 e il 2010. Ma questa volta, e precisamente la settimana scorsa, il batterio è statotrovato in un ulivolungo la strada statale che collega Brindisi a Bari tra le località di Rosa Marina e Monticelli.

La scopertaha portato ad allarmare la Comunità Europea la quale ha preso delle decisioni. Infatti, Enrico Brivio, portavoce per l'agricoltura della Commissione Europea, si è pronunciato imponendo di eliminare ogni pianta di ulivo presente in un raggio di 100 metri da quella infetta. Alla base di questa drastica decisione vi è il fatto che la Xylella si espandeabbastanza velocemente, tanto che l'Ue invita l'Italia a intervenire il più presto possibile affinché il contagio non minacci pesantemente l'economia agricola dei coltivatori che hanno come principale fonte di sostentamento la vendita dell'olio.