Capire i segnali premonitori di un Terremoto e i conseguenti effetti devastanti è da sempre uno degli obiettivi che i sismologi si sono posti in quanto, allo stato attuale, nessun tipo di previsione è considerato sicuro. Il comportamento degli animali in prossimità di un sisma è un fattore che si è notato già dall’Antica Grecia. Nel 1976, ad esempio, pochi minuti prima che un violento evento sismico si abbattesse in Friuli, un abitante della zona più colpita notò il suo canarino, solitamente tranquillo, iniziare a sbattere freneticamente contro la gabbia per cercare di uscire.

Prevedere i terremoti con l’aiuto degli animali: i casi sono innumerevoli

Nel 1975, nella città cinese di Haicheng, i residenti hanno notato che i serpenti avevano lasciato le loro tane un mese prima si è verificasse un forte terremoto. L'evento ha attirato un'ampia attenzione perché è avvenuto in pieno inverno, con temperature sotto lo zero, quando i serpenti di solito vanno in letargo. Nel 2009 a San Diego, poco prima del sisma, una gran quantità di calamari di Humbolt, che solitamente vivono nelle profondità dell’oceano, si sono riversati sulla spiaggia. Ma a destare maggiore sorpresa, come riporta Scienzenotizie.it, è il caso del sisma avvenuto all’Aquila dove una colonia di rospi che un gruppo di ricercatori stava studiando ha improvvisamente abbandonato le pozze d’acqua pochi giorni prima che si abbattesse sulla città.

La spiegazione, in questo caso, è da attribuirsi all’energia generata dalla pressione tra le rocce che avrebbe cambiato la chimica dell’acqua portando i rospi a cambiare luogo.

Gli animali prevedono i terremoti? Sì

Gli scienziati hanno scoperto che, alcuni animali, possono prevedere i terremoti, cosa che li rende interessanti fonti di studio per la scienza.

Quando sta per accadere un evento sismico, queste creature rilevano cambiamenti chimici che si verificano nelle acque sotterranee. I ricercatori hanno osservato che le specie che vivono nelle profondità, sia marine che terrestri, in particolare rettili, anfibi e pesci, sono straordinariamente sensibili ai cambiamenti nella composizione chimica dell'acqua.

Il comportamento di questi animali, prima di un terremoto, è insolito: cominciano, in modo massiccio, a lasciare quei luoghi dove solitamente vivono.

Secondo gli scienziati, la crosta terrestre influenza direttamente la chimica di laghi, fiumi e affluenti sotterranei in cui vivono e rospi e altri animali. Questa catena di reazioni chimiche, a sua volta, può influenzare la materia organica disciolta nelle acque di stagni, laghi e luoghi umidi in genere. Tali composti sono generalmente innocui, ma dopo i cambiamenti potrebbero diventare tossici per gli animali che popolano il mondo sotterraneo. Speriamo che un giorno gli esperti riescano a comprendere i segnali che la natura sta offrendo, in modo si possano prevedere i terremoti evitando il loro impatto nello stesso modo in cui lo fanno tutti questi animali.