All’alba dell’entrata di in vigore dell’Accordo di Parigi il 4 novembre, il Marocco e Marrakech, una delle sue città più simboliche, sono pronti ad ospitare la Cop 22 dal 7 al 18 novembre 2016. La Cop 22, ovvero la 22esima edizione della conferenza annuale sul cambiamento climatico prevista dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, verrà presieduta dal Ministro per gli Affari EsteriSalaheddine Mezouar e si concentrerà sull’approfondimento dei punti chiave presenti nell’Accordo di Parigi che, ambiziosamente, ha prefissato l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 50% entro il 2050 e del 100% entro il 2100.

Marrakech si prepara al vertice

Tra il ripianamento delle caratteristiche strade e il riassetto della città dallo sconfinato fascino, la “città d’ocra” si è preparata ad ospitare i 196 rappresentanti dei paesi già dal 4 novembre quando, al calare del sole, la Tour Eiffel a Parigi e la Torre Hassan a Rabat si sono illuminate di verde in contemporanea e hanno dato il via a giochi di luce che, accompagnati da musica etnica e classica, animeranno gli incontri politici ricordando i quattro elementi, ovvero aria, fuoco, terra ed acqua. In vista dell’importante summit, oltre ad apportare dei cambiamenti dal punto di vista artistico, la città ha voluto compiere dei gesti concreti che dimostrano un consistente impegno nell’abbracciare la green economy e che puntano al rilancio di un paese in difficoltà e, per questo, simbolo di una parte del mondo instabile ma pronto a reagire.

Tra gli impegni concreti compiuti a Marrakesh è di grande importanza la “Green Key”, un progetto internazionale che premia con l’etichetta “chiave verde” le strutture alberghiere per l’impegno profuso in ambito ecologico e che è già stato riconosciuto a circa trenta strutture della città. Un’altra iniziativa riguarda sia Marrakech che le aree circostanti dove è stato creato il Giardino Bio-Aromatico di Ourika, un’area verde volta a promuovere la logica dello sviluppo sostenibile e contenente più di 50 varianti di piante regionali la cui cura è stata affidata alle più diverse attività che coinvolgono i turisti.

La volontà di reagire e superare il turismo di massa, seconda fonte di reddito del Marocco, è stata confermata dal direttore generale dell’Ufficio Nazionale del Turismo, Abderrafie Zouiten, che ha dichiarato a Euronews: ”Il Marocco intende incentivare l’eco-turismo e il suo speciale patrimonio, tangibile e non, insieme con i professionisti del settore turistico e con le regioni.

Il nostro Paese ha occupato uno spazio importante a livello internazionale e la Cop 22 ne è un simbolo molto potente. Il turismo verde è il futuro”.

Si respira aria di malcontento

Al di là delle strade riparate e dalle location atte ad ospitare il summit, nella “città d’ocra”, ma anche a Rabat, Casablanca e Tetouan, da giorni vanno avanti le proteste di molti manifestanti per la morte di un pescivendolo a Hoceima in circostanze poco chiare. Secondo i giornali locali, la morte del pescivendolo Mouchine Fikri sarebbe avvenuta durante la confisca di alcuni chilogrammi di pesce spada, pescato nonostante vi fosse il divieto in questo periodo dell’anno. Con l’intento di recuperare il frutto del duro lavoro, il pescivendolo si sarebbe scagliato sul camion della nettezza urbana nel quale era stato gettato il pesce spada e così sarebbe stato triturato nell’autocompattatore.

Per questa rivolta, che non intende placarsi nonostante l’indagine avviata dal monarca Mohammed VI, e per tante altre manifestazioni sintomo di un forte malcontento sociale, è stato chiesto che durante la Cop 22 vengano affrontate tematiche inerenti ai diritti umani e all'equità,che costituiscono le fondamenta per un intervento serio in ambito climatico.