Sarà ancora un fine gennaio freddo e con precipitazioni nevose sui rilievi quello che gli esperti prevedono nella prossima settimana sulle nostre regioni. Intanto, a partire da domani, 27 gennaio, il Nord Italia sarà interessato da una perturbazione che porterà precipitazioni nevose soprattutto nel weekend e, nei "giorni della merla" 30 e 31, le zone più colpite saranno Valle D'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia e pianura Padana. Insomma, i fenomeni nevosi che hanno caratterizzato il Centro sud potrebbero spostarsi più a Nord della nostra penisola.

Cosa potrebbe accadere a febbraio è presto dirlo, ma dalle prime indagini effettuate non c'è da stare tranquilli. Addirittura, gli esperti parlano di una previsione che ricalcherebbe i fenomeni meteo di gennaio. Continueranno, cioè, quelle perturbazioni che, interessando l'area del Mediterraneo, sarebbero la causa di nuove ondate di freddo anche di natura artica o continentale. Quindi, ancora una volta l'aria fredda si introdurrebbe sul Mediterraneo Centro-Occidentale, coinvolgendo, oltre alle regioni del Centro sud, il Nord Italia e la Francia.

Bassa pressione ancora sul Centro-sud

La bassa pressione si dovrebbe piazzare sul Centro sud della nostra Penisola facendo ritornare le nevicate non solo nelle zone già martoriate da questi fenomeni, ma anche nel Nord Ovest.

Una maggiore instabilità, sotto forma di fenomeni più frequenti, potrebbe interessare maggiormente le aree meridionali ed un pò meno quelle del centro nord. L'unica magra consolazione, per il centro sud, sarebbe la maggiore probabilità delle precipitazioni sotto forma di pioggia, anziché di neve. Ma non finisce qui, infatti, a febbraio i fenomeni relativi alle perturbazioni atmosferiche presi in esame potrebbero essere, per la durata, sopra la media del periodo, e le precipitazioni di forte intensità interessare soprattutto l'Emilia Romagna, la Liguria e, non poteva mancare, tutto il Centro sud.

Questo per quanto riguarda le precipitazioni sotto forma di pioggia. Estendendo le previsioni ai fenomeni nevosi, dalle mappe degli esperti risulterebbe che i settori territoriali a maggiore rischio sono quelli dell'Appennino Settentrionale, quello Centrale, con Marche, Umbria, Abruzzo e Molise, e giù fino a Campania e Puglia. Insomma, se gennaio è stato un vero e proprio tormento per il nostro territorio, febbraio potrebbe diventare un incubo e l'inverno una stagione infernale senza fine.