Nella serata di ieri, 22 febbraio, abbiamo assistito all’annuncio di una scoperta incredibile. Paragonabile, in termini di straordinarietà, al primo uomo sulla Luna. Infatti, la NASA ha annunciato che a 39 anni luce dal nostro Pianeta Terra c’è un sistema solare molto simile al nostro nella costellazione dell’Acquario. Composto da sette pianeti che ruotano intorno a un piccolo sole: la nano-stella fredda TRAPPIST-1. Ma, soprattutto, tre di essi sono collocati in modo da poter ospitare vita. Proprio come la Terra. Quando potremo saperlo? Ecco le dichiarazioni dell’Agenzia spaziale americana.

Entro dieci anni sapremo se c’è vita

La scoperta è tutta europea, guidata dall’Università di Liegi. Come spiega uno dei due autori, Michael Gillon, la stella Trappist-1 emette una luce molto inferiore rispetto al nostro Sole. Ossia duemila volte più fioca. Inoltre, ha dimensioni simili a Giove. I Pianeti che la circondano, però, sono molto più piccoli, dato che devono compiere dai 2 ai 20 giorni per completare il giro intorno ad essa. A queste condizioni, è molto difficile che si crei vita su questi Pianeti, proprio perché dovrebbero essere molto freddi. E con poca acqua. Tuttavia, la speranza è come detta riposta in tre Pianeti collocati in una posizione più ottimale. Gli scienziati comunque sperano di poterlo sapere nel giro di 10 anni.

Ma il passo compiuto è già fondamentale.

Come sono stati scoperti i nuovi pianeti dalla NASA

Il telescopio utilizzato per questa incredibile scoperta si trova a La Palma, nelle isole Canarie. Trattasi del più grande al mondo ed è in grado di intercettare anche i più minimi cambiamenti di luce delle stelle. Anche inferiori all'1%.

E' in questo modo che avviene la scoperta di nuovi esoplaneti: scoprendo anche i minimi oscuramenti prodotti dall'orbita di un corpo spaziale. Il quale, muovendosi intorno a una stella, genera ombra. Piccoli meccanismi impercettibili che però sono fondamentali per effettuare nuove scoperte. Entro un decennio sapremo finalmente se siamo o meno soli nello spazio.