I meteorologi sono allo studio delle correnti e dei fenomeni per analizzare il meteo dell'estate 2017 e, se le previsioni saranno confermate, si preannuncia rovente. Due sono i fattori più importanti sui cui mettono l'accento i ricercatori, l'anticiclone africano caronte e un inaspettato ritorno del fenomeno oceanico El Niño che porterà un surriscaldamento generalizzato delle temperature.

Caronte preannuncia un'estate di calore

I ricercatori e i meteorologi in questi giorni studiano i fenomeni in corso per dare un'anticipazione sul meteo estivo.

Dai segnali non sarà un'estate facile per quanto riguarda le temperature. Oltre all'anticiclone Caronte potrebbe presentarsi improvviso il fenomeno di El Niño, che anticipa la sua comparsa di qualche anno essendo atteso dopo il 2018. La probabilità che possa verificarsi sono cresciute del 70,80% negli ultimi giorni, così da portare il caldo subtropicale fin sulle coste italiane. La comparsa dell'anticiclone Caronte invece è data per certa e, come suggerisce il nome, traghetterà le correnti calde provenienti dall'Africa sul territorio italiano. In particolare unito ai fenomeni di El Nino, l'anticiclone spingerebbe le risacche d'aria molto calda sul Sahara verso le regioni meridionali creano un mix incredibilmente rovente.

Comparsa di temporali improvvisi al nord

Le correnti spinte dall'Africa settentrionale potrebbero scontrarsi con altre masse d'aria fresca provenienti invece, come riferisce Il Meteo, da quello definito ghetto Sub-Polare, che si posizionerebbero nei meridiani centrali dell'Europa. Verranno quindi coinvolte le regioni settentrionali che potrebbero patire forti alluvioni improvvise.

Aria fredda oltre che dal ghetto sub-polare arriverà anche dalla zona sovrastante l'Oceano Atlantico, che convogliandosi nell'Europa Centrale darà vita a fenomeni sporadici ad alta intensità che si rovesceranno anche al nord Italia. Bisogna sottolineare come gli esperti parlino delle masse d'aria oceaniche come un'anomalia.

Infatti le misurazioni della superficie dell'acqua ancora in corso non permettono una certezza nella previsione, anche se spingono verso la certezza dei due fenomeni associati: la comparsa di El Nino e le correnti sub-polari. Le previsioni sono in continuo aggiornamento, anche i ricercatori stentano a dare notizie certe, ne sapremo di più nel mese di maggio quando ci saranno i primi dati certi.