Si è schiuso il primo dei 17 nidi di Caretta caretta finora deposti lungo il litorale d'elezione per questa specie in Italia, la costa ionica calabrese, su una tranquilla ed isolata spiaggia lo scorso 25 luglio, riportando anche quest'anno all'attenzione della cronaca estiva le attività di nidificazione della tartaruga marina più amata da grandi e piccini.

Da alcuni anni le cronache estive riportano spesso eventi di interesse naturalistico come le nidificazioni di tartaruga marina Caretta caretta lungo le spiagge italiane. Non si tratta di un fenomeno nuovo e nemmeno straordinario, quello che ne fa una notizia è piuttosto l'aumento del numero di avvistamenti, che potrebbe essere sia il risultato del successo conservazionistico sulla specie nel Mediterraneo, quanto la crescente sensibilità da parte dei turisti nei confronti dell'ambiente e di questo magnifico animale.

Nel Mediterraneo le spiagge che ospitano le maggiori densità di nidi ogni anno si trovano lungo le coste di Grecia (Peloponneso e Isole Ionie) e Turchia, ma grazie ad alcune recenti scoperte, anche l'Italia ha da dire la sua. Lo scorso anno, infatti, sulle coste ioniche calabresi si è registrato il record assoluto di nidi, ben 41. Qui è presente una popolazione nidificante stabile, che ogni anno ospita in media 20 nidi, facendo della Calabria l'area di nidificazione più importante in Italia.

Calabria 'culla' italiana delle tartarughe

La stagione 2017 conferma il trend, infatti i nidi deposti al 17 luglio sul territorio nazionale ammontano a 32, di cui 17 si concentrano lungo la costa ionica calabrese meridionale e 15 sono diffuse sul restante territorio nazionale, isole incluse.

Le 17 nidificazioni calabresi sono state rilevate dai membri di Caretta Calabria Conservation, associazione di naturalisti professionisti che effettua il monitoraggio delle nidificazioni nella maniera più efficiente ed ecofriendly possibile dato il lungo tratto di costa pattugliato, 40 chilometri circa percorsi utilizzando biciclette da spiaggia, e ove possibile un drone.

L'importanza della presenza stabile di organizzazioni che si prendano cura delle tartarughe marine risiede nel fatto che grazie al monitoraggio attivo dei nidi il censimento risulta accurato, ma cosa ancora più importante tali organizzazioni costituiscono preziosi punti di riferimento a cui rivolgersi in caso di ritrovamento di un nido.

Infatti la Caretta caretta è una specie protetta da diverse norme internazionali (Convenzione di Berna, Convenzione di Bonn, CITES) e arrecare danno all'animale o ai suoi nidi costituisce reato.

E' importante sapere che se si incontra un esemplare in spiaggia e nelle ore notturne quasi certamente è una femmina che sta emergendo per nidificare. In tal caso non bisogna distrarla o spaventarla facendo foto o tentando di toccarla, in quanto seppur con le migliori intenzioni, si ha a che fare con un rettile molto delicato che in conseguenza di contatto ravvicinato da parte di personale non esperto, reagisce tornando in mare e rinunciando alla deposizione. Il comportamento corretto, sia sotto il profilo legale che nei confronti dell'animale, è quello di contattare immediatamente Capitanerie di Porto o Guardia Costiera che provvederanno a intervenire o a far intervenire chi di competenza sul posto, al fine di mettere in sicurezza il nido e monitorarne gli esiti fino alla schiusa.

Se si osservano queste semplici norme, lo spettacolo della natura che si manifesta nel delicato momento della deposizione delle uova, oppure nel semplice incontro con questo meraviglioso abitante dei mari, non ci sarà mai precluso.