Più di 50.000 levrieri vengono uccisi ogni anno in Spagna alla fine della stagione venatoria detta Temporada o durante le vacanze estive quando maggiori sono i casi di cani abbandonati, come d'altronde anche nel nostro paese che ha istituito un numero verde per gli abbandoni, perché sì, con l'estate torna anche la bufala del numero da chiamare per segnalare l'abbandono di un cane. Il levriero è un esemplare di antiche origini che possiede un’innata eleganza fisica,la cui indole aristocratica lo rende adatto anche come animale da compagnia.

Malatratti e utilizzati per la caccia

I levrieri spagnoli detti galgos sono utilizzati per le loro straordinarie doti fisiche ( fisico eggero, torace profondo, zampe anteriore e posteriore sottili ed esili che nascondono resistenza e velocità) per la caccia alla lepre. In Spagna i levrieri, da un punto di vista legislativo, non fanno parte degli animali domestici che godono della tutela nei confronti di trattamenti crudeli ma vengono considerati parte del bestiame, animali da lavoro, a differenza dell'Italia in cui questi cani sono protetti da tutta una serie di leggi. E' sufficiente possedere un maschio e una femmina per dare il via ad una riproduzione incontrollata.

I levrieri vivono ammassati in baracche, chiusi in recinti freddi o addirittura al buio di buche scavate nella terra, gli viene dato il minimo indispendabile per bere e mangiare al fine di non farli morire e picchiati con crudeltà senza possibilità di contatto umano.

Per questo si trovano sovente ridotti pelle ed ossa e nel caso della femmina, dopo qualche anno di attività viene destinata a partorire cuccioli senza sosta e quando non ne è più capace viene soppressa.

Impiccati quando sono 'inabili'

Ai maschi non tocca una sorte migliore, vengono sfruttati finché sono sani dopo di che soprattutto nelle provincie autonome di Andalusia, Estremadura, Castilla e Leon, resiste la barbara usanza di impiccarli quando non sono più utili o quando hanno danneggiato l'onore del galghero, il cacciatore.

Si tratta di un'usanza antica perché nel passato i contadini non possedevano armi da fuoco, vuoi perché costose o perché non avevano il permesso, ed allora ricorrevano all'impiccagione. Un'impiccagione però particolarmente crudele perché il levriero veniva appeso con le zampe che sfioravano la terra, in modo che si dimenasse per mettersi in piede; tutto ciò prolungava il soffocamento per ore o per giorni.

Altri modi per eliminarli sono buttarli nei pozzi, spezzare le zampe anteriori, ammazzarli a badilate in testa nelle discariche o lasciarli morire di fame e di sete, nonché abbandonarli. I sopravvissuti all'abbandono se portati nei canili municipali hanno 10 giorni di tempo per essere adottati, dopo di che sono soppressi. Sì perché il carattere del levriero, che è un cane silenzioso, elegante, gentile, nobile, affettuoso ed estremamente equilibrato, lo rende adatto anche all'adozione.

L'associazione 'Salvalevriero Rescue' ha promosso in Spagna una proposta di legge per mezzo della senatrice italiana A.C.Bonfrisco per la salvaguardia dei levrieri in Spagna. Perché una società più giusta non può guardare solo all'umanità ma anche alla sofferenza di essere indifesi e senza parola come gli animali.