Con l'arrivo di luglio, torna puntuale 'Ostreopsis ovata', meglio conosciuta come alga tossica a causa dei problemi riscontrati dai bagnanti che la inalano accidentalmente nelle giornate di forte vento, quando si forma aerosol marino che diffonde la tossina nell'aria. Questa specie di alga appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae e probabilmente è stata introdotta accidentalmente nel mar Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi.

Alga tropicale, 'adattatasi' nei nostri mari

La specie infatti è tipica dei climi caldi e tropicali, ma ha trovato il suo habitat naturale anche nelle tiepide acque del Mediterraneo.

Come detto, a causa della tossina Palitossina simile, l'alga è pericolosa per l'uomo: può infatti provocare riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti e congiuntiviti che regrediscono spontaneamente e non durano comunque più di 48 ore. Inoltre la massiccia presenza di Ostreopsis ovata sui fondali provoca una moria dell'habitat circostante in quanto l'alga consuma tutto l'ossigeno a disposizione delle specie autoctone. La morte di stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi e altre specie che vivono sui fondali sono infatti il primo monitoraggio per la presenza di Ostreopsis ovata.

Estate 2017: Salento, Sicilia e Toscana 'positive'

Arpa Puglia, proprio due giorni fa, ha messo il bollino rosso sulla splendida Porto Badisco, dove è stata riscontrata la presenza dell'alga tossica.

La buona notizia è che quello salentino è l'unico sito pugliese nelle cui acque è stata riscontrata Ostreopsis ovata. Anche in Sicilia nei giorni scorsi sono stati rilevati sforamenti al limite di diecimila cellule al litro nel palermitano, a Barcarello (Sferracavallo) e a Vergine Maria. In Toscana l'allarme si era avuto a inizio mese su Massa, Marina di Pisa e Quercianella, comunque rientrato dopo l'abbassamento delle temperature.

E la nuova ondata di calore prevista sull'Italia potrebbe favorire nuovi bloom (fioriture) dell'alga, con il fenomeno che potrebbe interessare nuovi tratti della costa italiana visto che, negli anni scorsi Ostreopsis ovata è già stata segnalata anche a Genova, Fregene, Emilia Romagna, Gorizia, coste abruzzesi, litorale pugliese e Catania.

Nel settembre 2008, nelle Marche tra il Passetto di Ancona e Sirolo, si è rilevata una fioritura talmente eccezionale che è stato emanato il divieto della balneazione nelle spiagge interessate.

Le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA), nei tratti di costa dove il fenomeno è ormai conclamato, eseguono periodicamente i controlli per determinare la presenze dell'alga, tenendone sotto controllo la concentrazione nell'acqua di mare che non deve mai superare le 10000 unità cellulari su litro. Quando avviene uno sforamento vengono allertati i comuni e le ASL di competenza.