Da ieri il traffico è bloccato dalle 8 alle 19, di tutte le auto private fino a diesel euro 4 compresi, da sabato il divieto sarà esteso fino agli euro 5. Queste sono le misure restrittive che rispondono alla necessità di tutelare la salute del cittadino, spiega l'assessore comunale all'ambiente Alberto Unia, riguardo il riscaldamento, la soglia è di 19° gradi (2 gradi di tolleranza), in aree private e commerciali. Per ridurre al minimo le emissioni di energia si consiglia di tenere le porte e finestre chiuse, conclude l'assessore.

Ecco una Torino costretta a rimane chiusa, le attività all'aperto sono da ridurre al minino tempo ed è consigliato di praticarle al di fuori del perimetro più trafficato.

A maggior rischio anziani, bambini e soggetti con malattie cardiorespiratorie. Se entro sabato le condizioni atmosferiche non miglioreranno, le polveri sottili aumenteranno arrivando a superare ulteriormente la soglia di rischio, gli euro 5 diesel da sabato saranno fermi.

La sindaca Chiara Appendino nell'ordinanza firmata ieri, rende drastiche le prescrizioni concordate da Piemonte, Veneto, Lombardia ed Emilia romagna con il governo e nella giornata di venerdì la giunta Chiamparino approverà, essendo che in quelle norme non fanno riferimento gli euro 5. Corrado Albereto, presidente di Api Torino commenta "I veicoli diesel euro 5 sono nella gran parte dei casi stati acquistati recentemente e rispettano tutte le norme ambientali, non si può da un giorno all'altro bloccare l'attività di migliaia di aziende così".

Ma non è solo Torino nell'occhio dello smog, a rischio tutta la pianura Padana, che da una foto del satellite mostra una gigantesca nube grigia su di essa. La situazione non è delle migliori infatti si direbbe che questo dato sia il più grave degli ultimi anni.

Le preoccupazioni di Legambiente

La presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni parla di come le misure preventive che si sono prese ad inizio giugno sull'antismog non garantiscono una sicurezza, essendo che il problema non appartiene solo alle regioni del nord, ma devono essere estese in tutta la penisola italiana in quanto tutte le città italiane sono a rischio.

"Interventi e azioni ad Hoc, a livello Nazionale e regionale, chiediamo di abbandonare atteggiamenti passivi e di fare diventare il tema della qualità dell'aria davvero una priorità, altrimenti continueremo a condannare i cittadini a respirare aria inquinata", conclude la presidente Muroni.