Ormai, gli animali ne subiscono di tutti i colori per colpa nostra: dagli zoo che li narcotizzano per i 'selfie trofeo' fino ad arrivare ai crimini sessuali degli ultimi giorni. Ma qui, invece, parleremo di un'opera che tratta - attraverso le immagini del suo autore - del rischio estinzione che coinvolge più di cinquemila specie animali (Lista Rossa, IUCN).

Marie Claire ha parlato di "un'intimità quasi umana negli scatti". Le recensioni, finora, sembrano essere tutte positive. Si tratta dell'ultima straordinaria fatica di Tim flach e Jonathan Baillie, rispettivamente fotografo e zoologo, che porta il nome di 'Animali da Salvare' (Endangered).

Storie di animali "strani" e non

Più di 180 fotografie di animali a rischio estinzione, dai più ai meno conosciuti (e, in alcuni casi, i più strani), ed un solo scopo: denunciare i danni che l'uomo ha causato al mondo animale. Ne è un esempio la saiga tatarica, un'antilope dalla faccia decisamente particolare che, durante l'era glaciale, scorrazzava tra isole britanniche, Russia ed Alaska ma oggi, a causa del suo sterminio da parte di cacciatori incoscienti, vive unicamente tra Calmucchia, Kazakistan e Mongolia (dove si trova una sottospecie di 750 esemplari).

Ma anche animali molto più comuni come alcune specie di leoni, elefanti, giraffe ed orsi sono classificati tra le specie in pericolo, nonostante facciano parte della cultura collettiva e la loro esistenza sia quasi data per scontata.

Gli squali martello, al largo delle isole Galapagos, sono minacciati dal commercio delle pinne di squalo.

Ritratti di specie in via d'estinzione

Ma in che modo avviene questa denuncia? Chiaramente, attraverso lo stile caratteristico di Tim Flach, fotografo conosciuto per il suo studio del simbolismo nel rapporto uomo-animale attraverso i suoi scatti.

Stavolta non è da meno, e quest'opera è il frutto del suo lavoro decennale in giro per il mondo alla scoperta delle specie più rare.

Gli animali diventano, quindi, quasi degli esseri umani con una propria personalità, tutta visibile nella loro "gestualità" e nel loro sguardo. Sono quasi dei modelli, ritratti artistici che sembrano usciti da un qualsiasi book fotografico.

La sua fotografia è ancora una volta concettuale, e strettamente legata con i fenomeni di antropomorfismo ed antropocentrismo nel rapporto con le altre specie animali. Le immagini, proprio come nelle altre opere, vogliono creare discussione e dibattito attraverso uno stile unico ed estremamente apprezzabile.

Il commento di Baillie e l'uscita

Il tutto è corredato dalla scienza, rappresentata dai testi dello zoologo Jonathan Baillie, scienziato capo presso la National Geographic Society di Londra ed ex direttore dei programmi di conservazione della Zoological Society di Londra. Le sue riflessioni introducono e concludono il libro.

Il libro, di 338 pagine illustrate, è già stato tradotto in lingua italiana, ed è già possibile acquistarlo da giorno 26 ottobre, data della sua uscita nelle librerie italiane.