Se convertissimo tutta l'agricoltura convenzionale in quella biologica, potremmo soddisfare tutta la popolazione mondiale e basterebbe soltanto aumentare di un terzo la superficie dei terreni da coltivazione. Aumento che non sarebbe neppure necessario se solo si passasse al biologico per il 60% delle coltivazioni totali, se si dimezzasse lo spreco di cibo e si riducessero le aree destinate ai mangimi. Quindi una riduzione della produzione di carne e quindi del suo consumo. Sono queste le minime regole che potrebbero portarci a rivoluzionare l'agricoltura in scala mondiale, rendendola sostenibile e molto più sana per noi.

Lo studio svizzero

A dimostrarcelo è uno studio appena pubblicato sulla rivista "Nature communications" dal prof. Muller dell'Istituto di ricerca per l'Agricoltura Organica di Frick, in Svizzera. Muller, con alcuni colleghi internazionali, ha reso noto che l'agricoltura biologica può aumentare la sua resa e sopperire al fabbisogno mondiale. La tecnica di coltivazione biologica dei terreni è la scelta più sostenibile per il nostro ambiente e sarebbe necessario favorirla, ma si è sempre temuto che la resa finale delle coltivazioni biologiche, non utilizzando fertilizzanti e pesticidi sintetici, dipendendo dalla rotazione delle colture, in modo da ripristinare i nutrienti nel terreno, essendo minore di quella proveniente dall'agricoltura tradizionale, non potesse essere una risposta all'aumento della popolazione mondiale.

Da sempre, per ottenere la stessa quantità di prodotti derivati dalle tecniche tradizionali si devono estendere i terreni "biologici". Quindi i benefici scompaiono se misuriamo le unità prodotte e non le aree coltivate e sembra che non usare concimi azotati di sintesi riduca i nutrienti nel terreno, anche se seminato a legumi.

Cambiamenti climatici e sviluppo demografico

Lo studio svizzero ha dovuto trovare una soluzione a questi problemi e per primo ha incrociato i modelli di sviluppo di popolazione e cibo con i parametri dell'agricoltura biologica. Con delle simulazioni di crescita fino al 2050, che tengono conto degli scenari climatici e delle proiezioni ONU sull'aumento della popolazione mondiale.

si stima che la razza umana arriverà a toccare i 9 miliardi. Per sfamarli tutti, l'agricoltura biologica richiederebbe l''aumento della superficie dei terreni agricoli dal 16 fino al 33 %. Oppure si dovrebbe convertire parzialmente le coltivazioni, ovvero del 60%. Ciò non basta a coprire il fabbisogno di cibo a meno che non si dimezzino gli sprechi di cibo e si riducano di molto i terreni in cui ora si seminano cereali e piante destinate a produrre mangime. Quindi è necessario ridurre la produzione di carne affinchè quei terreni possano essere destinati alla coltivazione agricola umana. Anche la popolazione dovrebbe cambiare le sue abitudini alimentari, imparando a limitare la percentuale proteica nella dieta.