Era stato abolito dal governo Monti e ora sta tornando: è il tacito rinnovo, la clausola che prevede il rinnovo automatico del contratto a scadenza. E' stato approvato oggi dopo 2 anni di esame del Ddl concorrenza ed è solo una delle novità che saranno introdotte. Chi vorrà dunque cambiare compagnia di assicurazione dovrà ricordarsi di dare la disdetta 15 giorni prima della scadenza altrimenti la stessa sarà rinnovata per 1 anno. Secondo la senatrice del PD Laura Puppato, la riaffermazione della clausola per le RCA è un regalo alle assicurazioni ed un danno per i consumatori.

Mentre poteva essere un'ottima cosa se fosse stata estesa alle alle assicurazioni non obbligatorie, cosa che invece è stata abilmente evitata. Mesi fa infatti si voleva estendere il tacito rinnovo anche alle assicurazioni facoltative, differenti dalle RCA auto, ma la proposta non è andata in porto. La Puppato spiega l'enorme differenza tra i due tipi di assicurazione e il rischio che si corre quando la condizione del tacito rinnovo è applicata al settore auto ma non agli altri circuiti di rischio.

La differenza

Dal 2013 per l'RCA auto non c’è più tacito rinnovo, per cui le compagnie di assicurazioni si sono fatte una dura concorrenza per attrarre i clienti con conseguente abbassamento generale dei costi delle polizze.

Per quanto concerne invece il ramo danni, il tacito consenso avrebbe un vantaggio da non sottovalutare, cioè il perdurare delle condizioni migliori. Il ramo danni prevede contratti assicurativi volontari che coprono infortuni, malattie e responsabilità professionali, come le assicurazioni medico-sanitarie. Sono contratti "ad personam", cuciti su misura con l'intervento di agenti ed intermediari, mentre per le RCA auto, una volta stabilito il massimale il contratto è standard.

Un rinnovo automatico conserverebbe un costo prestabilito e garantirebbe la continuità delle garanzie senza sorprese, mentre se la continuità non è stabilita, per contratti che coprono beni primari come la salute, gli immobili e la sicurezza,ogni anno ci si deve preparare a ridiscutere gli importi. Si rischia dopo un anno a dover stracciare il vecchio contratto per doverlo rinnovare a condizioni sicuramente meno vantaggiose.

Potrebbero venire aggiunte franchigie, aumenti di premio, magari perché quel tipo di rischio assicurato nell'anno precedente ha avuto dei sinistri o, in caso di infortuni o malattia, diventa molto più costoso.