Introduzione del principio di calendarizzazione nel Regolamento Didattico del Dipartimento di Giurisprudenza. Questo è il motivo per cui l'associazione studentesca "M.U.R.O. - Movimento Universitario Regionale" in questi giorni ha avviato una campagna di raccolta firme tra gli studenti iscritti ai corsi di laurea in Giurisprudenza (LMG-LMGI-SSG-SSGI) dell'Università degli Studi di Bari.

In molti nella giornata di ieri hanno già aderito alla campagna che, dunque, rafforzerà la proposta dei rappresentanti Muro negli organi consiliari del Dipartimento.

L'iniziativa

La proposta è quella di introdurre il principio di calendarizzazione degli esami di profitto attraverso la modifica dell'articolo 8 del Regolamento Didattico rubricato "Verifiche del Profitto". Questo da un lato per garantire l'attuazione del Regolamento Didattico d'Ateneo che, all'art.30, prevede che lo svolgimento degli esami di profitto debba aver luogo "in condizioni che garantiscano una valutazione approfondita, obbiettiva ed equa"; dall'altro per restituire allo studente la centralità del suo ruolo mediante il perfezionamento dell'organizzazione del Dipartimento e nella prospettiva di una Università sempre più attenta alle esigenze studentesche.

Infatti non sono mancati i casi di appelli così sovraffollati che obbiettivamente non permettevano il realizzarsi delle condizioni di cui all'art.30.

Questo perché ad oggi è a discrezione del docente presidente di commissione che si procede alla calendarizzazione. Ecco perché i rappresentanti M.U.R.O. hanno pensato bene di avanzare la succitata proposta non limitandosi tuttavia ad intervenire nelle sedi opportune, ma coinvolgendo l'intera comunità studentesca con una raccolta firme che ha visto in prima linea il consigliere di Dipartimento Vito Damiani e i consiglieri d'Interclasse Francesco Paolo Berlen e Fabio Ladisa.

Uno sguardo ad altri Atenei

La proposta di inserimento del principio di calendarizzazione nel regolamento didattico di Giurisprudenza consentirebbe tra l'altro anche una maggiore competitività della realtà barese stante una miglioria nell'organizzazione di esami di profitto sovraffollati.

In altri Atenei italiani, nei rispettivi dipartimenti di Giurisprudenza, lo stesso principio è già previsto dai relativi regolamenti.

A Foggia ad esempio in casi di "appelli particolarmente affollati" il docente procede ad una ripartizione dei candidati in più giorni, curando altresì un'adeguata pubblicità dell'avviso con affissione dello stesso almeno un giorno prima della data di inizio dell'appello. A Pisa si prevede un prolungamento dell'appello in casi di "notevole affollamento", mentre a Verona si parla proprio di un obbligo di calendarizzazione e di comunicazione in caso di "elevato numero di studenti iscritti" all'appello. A Parma è previsto un tetto massimo di 15 giorni dalla data di inizio dell'appello per il prolungamento dello stesso, mentre a Napoli la calendarizzazione scatta al superamento degli 80 prenotati per ogni singolo appello.