Episodio che non fa certo onore a Poste Italiane. La dipendente di un ufficio postale di Bari si è appropriata indebitamente del denaro di un'anziana cliente avvalendosi del suo bancomat. Dai video registrati dalle telecamere di sorveglianza si vede bene l'impiegata che ritira, con la tessera della cliente 74enne, 485 euro e li pone in uno scomparto, sotto la sua postazione; poi provvede al ritiro dei mille euro chiesti dalla cliente. I filmati ritraggono anche la dipendente truffaldina mentre nasconde la somma sottratta all'anziana nella sua borsa.

Una condotta aberrante, che è costata all'impiegata infedele gli arresti domiciliari.

Impiegata infedele possedeva molti documenti dei correntisti

Ha profittato della fiducia di un'anziana cliente per sottrarre denaro dal suo conto ma, alla fine, è stata scoperta. La dipendente di un ufficio postale di Bari non sapeva, evidentemente, che mentre effettuava le operazioni illecite era ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. I filmati, infatti, si sono rivelati determinanti per l'arresto. I carabinieri, durante le indagini, hanno scoperto che l'impiegata era in possesso di molti documenti dei clienti, come estratti conto, Postamat e libretti. E' probabile che anche i titolari di documenti abbiano subito furti.

Su questo stanno indagando i militari. Questi hanno scoperto che la 64enne avrebbe effettuato altri due prelievi illeciti ai danni dell'ignara 74enne. Intanto la dipendente di Poste Italiane è ai domiciliari, in attesa dell'esito delle ulteriori indagini. Non è la prima volta che accade un episodio del genere in un ufficio postale italiano.

A quanto pare, molti impiegati di Poste Italiane non si accontentano dello stipendio che percepiscono.

Episodi che alimentano la delusione dei correntisti

Il caso avvenuto di recente a Bari ricorda quello registratosi a San Gavino Monreale, in Sardegna. Il dipendente di un ufficio postale, Giuseppe Porcedda, si appropriò di varie buste, ritenendo che contenessero denaro; poi occultò la refurtiva nel suo armadietto.

Giuseppe, in servizio presso il centro di smistamento, venne arrestato al termine di numerosi accertamenti svolti dai carabinieri, dietro segnalazione di Poste Italiane. I militari notarono che Porcedda aveva rubato buste delle stesse dimensioni, inviate probabilmente da anziani. Al termine delle indagini, l'impiegato infedele venne messo in manette e le buste vennero riconsegnate ai mittenti. Episodi del genere non alimentano certo la fiducia dei correntisti nei confronti di Poste Italiane.