Ieri sera si è giocata a Milano, stadio Meazza, la supersfida tra Milan e Barcellona, valida per il girone H della Champions League. Il risultato finale è stato 1-1, con reti, tutte nel primo tempo, di Robinho al 9' e di Messi al 23'; risultato tutto sommato utile per la squadra rossonera, che ora si trova a 5 punti in classica, seconda nel girone dopo il Barcellona, ma davanti al Celtic.

Dopo la fatica fatta in campionato, il Milan brilla in Champions. Un goal di Robinho al 9' ha aiutato i rossoneri a rendere produttiva una serata di prevedibile sofferenza; ha sorpreso invece Kaka che, titolare, ha mostrato per mezz'ora lampi dei tempi migliori e gran sacrificio, prima di spegnersi nella ripresa.

La solita magia di Messi (23') ha mantenuto al primo posto del gruppo il Barca, che nel secondo tempo ha provato invano a vincere, tradito dalla serata nò di Neymar e Sanchez, e forse distratto dal Real Madrid che incombe sabato prossimo.



Basta ed avanza alla fine ad Allegri, che domenica giocherà a Parma una partita forse più delicata, contando su Balotelli, che negli ultimi 25' ha mostrato di aver smaltito i guai muscolari.

Montolivo e compagni reggono bene l'urto all'inizio. Kakà è la variante decisiva; e dopo aver predicato in settimana spirito di gruppo dà l'esempio in campo. E quando Mascherano e Piquet combinano un pasticcio sulla trequarti, l'ex Real è pronto a triangolare con Robinho e servirgli un comodo assist.

Senza Pujol la difesa del Barca è tutt'altro che impeccabile. Ma in fase offensiva i blaugrana quando vogliono, fanno scomparire il pallone, e rispetto al passato alternano il tiki taka a frequenti e velenose verticalizzazioni. Come quella di Iniesta che al 23', recuperato un pallone perso da Zapata e Montolivo, serve nel cuore dell'area Messi, fenomenale a mantenere l'equilibrio, stoppare di destro ed infilare di sinistro.



Nella ripresa il Barca è più aggressivo. Amelia si fà trovare pronto in un paio di occasioni. Al posto di Robinho entra Balotelli e la sua sola presenza alza il baricentro dei rossoneri, che resistono fino all'ultimo.