La statistica è stata fornitarecentemente dall’ultimo rilevamento della Figc, relativo all’anno in corso:nel Settore Giovanile e Scolastico, sono presenti quasi 660mila ragazzi di etàcompresa tra i 5 ed i 19 anni. E costituiscono il 59% del totale dei tesserati.Una bella fetta di giovani promesse, si direbbe, ma la strada per arrivare agiocare ai massimi livelli è lunga e tortuosa, e quasi tutti si perdono perstrade e stradine, non riuscendo a centrare l’agognato traguardo.

Ilrilevamento dettaglia inoltre gli iscritti per età e livello, e così scopriamoche più di 300mila di essi sono tra i 5 ed i 10 anni ed appartengono quindi ai“Piccoli Amici” o ai “Pulcini”.

Ma è nella fascia di età tra gli 11 ed i 13anni, i cosiddetti “Esordienti”, che si registra il picco di un ragazzo suquattro che in Italia dà calci ad un pallone. Ma dei tanti bambini e ragazziche affollano le circa 7mila scuole calcio disseminate per lo Stivale, lastragrande maggioranza si perde in una specie di imbuto che fagocita, illude,espelle, arrivando a contare soltanto 70mila e passa che mantengono costantidedizione ed ambizione, arrivando all’età compresa tra i 14 ed i 16 anni avestire una maglia nelle rappresentative Allievi.

L’ultimo dato su cuiriflettere è che la nostra Serie A non ama i giovani cresciuti nei proprivivai, se si considera che soltanto il 7,4% degli organici dei venti clubitaliani della massima serie è composto da giovani provenienti dalle proprie“cantere” (i vivai “alla spagnola”), come attesta uno studio di Report Calciorelativo al campionato in corso.