Luciano Moggicondannato a 2 anni e 4 mesi per le vicende di Calciopoli emersenel 2006. La sentenza del processo di appello è arrivata pochi minuti fa, l'imputato Mogginon era presente in aula.

Il procuratoreRicci aveva chiesto 3 anni e 1 mese direclusione per Moggi, ritenendo l'ex dg della Juventus sìresponsabile, ma solamente in parte dell'accaduto. Della famosa "cupola",infatti, avrebbero fatto parte anche PaoloBergamo e Pierluigi Pairetto (all'epocadesignatori arbitrali), così come InnocenzoMazzini (all'epoca vicepresidente della FIGC).

Bergamo,Pairetto e Mazzini, sempre secondo Ricci, avrebbero avuto"pariresponsabilità" rispetto a Moggi nell'organizzazione enella messa in atto della contestata associazione adelinquere.

L'accusa di frode sportiva, invece, è cadutain prescrizione a causa della protrazione nel tempodel processo.

Per PaoloTrofino invece, difensore legale di Luciano Moggi, ipersonaggi elencati sopra erano estranei alla cupola, per il semplicefatto che la cupola non esisteva. Trofino aveva chiestola totale assoluzione per Luciano Moggi, poiché "totalmenteestraneo ai fatti contestati".

Moggi e calciopoli

Levicende passate riguardanti Luciano Moggi sono ormainote a tutti. L'ex dg bianconero è stato riconosciuto come unaspecie di "capofamiglia", a comando di una organizzazionefinalizzata alla frode sportiva. Questa organizzazione siconfigurava come molto ramificata, da qui i moltissimi avvisidi garanzia consegnati in quella calda estate del 2006, conle conseguenti penalizzazioni e retrocessioni didiverse squadre di Serie A, Serie B e Lega Pro.

LucianoMoggi però non si è mai dato per sconfitto, né ha mai ammesso lapropria colpevolezza. Moggi ha cominciato una vera e propriabattaglia personale contro la giustizia sportiva, battaglia sostenutaanche dall'attuale presidente della Juventus, Andrea Agnelli,e da moltissimi tifosi bianconeri.

Moggie la Juventus ritengono di non essere stati giudicati inmaniera obiettiva, soprattutto a causa di una sospetta frettanell'emissione delle sentenze di quel processo.

Alcuni elementiemersi successivamente nel corso dell'inchiesta hanno effettivamentechiarito come il quadro generale del calcio in Italia in quegli annifosse molto più complesso e corrotto di come stabilito in alcune diquelle sentenze.

Adogni modo,  è davvero difficile riuscire a negare leresponsabilità e l'influenza di Luciano Moggi inquel sistema, e la sentenza di condanna del processo d'appello dicalciopoli non fa che confermare la cosa.