È ancora Sudamerica contro Europa, ed è ancora Argentina contro Germania. Un classico che si ripresenta per la terza volta nella storia nel Mondiale di calcio a distanza di ventiquattro anni dall'ultima volta: in un momento storico sia per il Mannschaft che per l'Albiceleste le due formazioni si ritrovarono l'una contro l'altra in rapida successione. Nel 1986 vinse l'Argentina della Mano de Diòs di Maradona; quattro anni dopo, con Roma che fischiò l'Argentina e il suo inno, dopo l'eliminazione degli azzurri causata da Caniggia, la Germania si prese la sua rivincita conquistando quel terzo titolo Mondiale che non riuscì più a replicare nonostante tre semifinali consecutive negli ultimi tre mondiali.

Questa è la quarta grande occasione che arriva in un momento di grazia assoluta per tutto il movimento tedesco che sia a livello giovanile che di squadre di club sta dimostrando una superiorità a dir poco assoluta.

Anche in considerazione di questo, e sicuramente per il peso specifico sostanziale della vittoria per 7-1 in semifinale contro il Brasile, ma anche per il fatto di avere avuto un giorno di riposo in più e di non aver dovuto disputare i tempi supplementari come l'Argentina, la Germana viene considerata da tutti i principali bookmaker favorita.

Ultimo precedente al Mondiale i quarti di finale del 2010: l'Argentina di Messi e Maradona tornò a casa con un secco 4-0. Molto dipenderà proprio dalle condizioni di Messi, notevolmente sottotono in semifinale e da quelle di Aguero e Di Maria, considerati disponibili da Sabella che deciderà se impiegarli o meno solo all'ultimo istante.

L'Argentina, che si presentava con mille dubbi circa la solidità della sua difesa ha invece sorpreso tutti: è la squadra che ha concesso in assoluto meno gol: tutti nella fase a gironi, uno alla Bosnia e due alla Nigeria in una partita che non contava poi molto. Tre reti in sei partite e quattro gare senza nemmeno un gol subito.

Romero è intervenuto tra i pali 15 volte, Neuer ben 24: a dimostrazione del fatto che davanti all'ex portiere della Sampdoria, centrocampo e difesa hanno fatto un lavoro eccezionale.

Un dato su tutti: a fronte di un Mondiale che ha visto 176 palloni di media recuperati dalle squadre nelle partite giocate fino alla semifinale, l'Argentina conta la bellezza di 277 palloni strappati a centrocampo e attacco avversario.

Un lavoro che ha visto Mascherano leader assoluto sotto l'aspetto del numero di tackle vinti e di palloni riconquistati.

L'Argentina e la Germania si sono affrontati in incontri ufficiali venti volte prima di questa: nove i successi dell'Albiceleste, sei quelli della Germania. Cinque i pareggi. L'ultima sfida a Francoforte, nel 2012 con una vittoria dell'Argentina per 3-1 e gol di Howedes, Messi, Di Maria e un'autorete di Khedira nel boxscore.