La telenovela Giovinco si è conclusa. Dalle parole dette dal suo procuratore si evince un messaggio molto chiaro: l'avventura della Formica Atomica in bianconero è terminata. Dopo una vita passata alla Juve (è cresciuto nelle giovanili bianconere) ha sempre avuto difficoltà a trovare un posto da titolare. Fino a qualche mese fa il problema del rinnovo del contratto che scade alla fine di questo campionato riguardava solo un mero aspetto economico. Il calciatore voleva 3 milioni l'anno, la Juve non voleva andare oltre i 2. Adesso però c'è dell'altro.

I motivi dell'addio

C'è il fatto che non gioca più e, negli ultimi tempi, sembra che sia stato persino superato nelle graduatorie nella mente di Allegri da Coman. I pochi minuti che il tecnico gli offre stridono con le offerte che Giovinco sta ricevendo dall'Italia (Torino, Napoli e Fiorentina) e dall'estero (Olympiakos, Tottenham e soprattutto Arsenal), tutte squadre che lo farebbero giocare da titolare. Per questo, all'alba dei 28 anni, la Formica Atomica ha detto basta, non è più il momento di fare la gavetta, ma deve giocare con continuità. E per farlo deve lasciare Torino.

L'obiettivo dei dirigenti bianconeri è chiaramente quello di ottenere un prezzo quanto più elevato possibile per il loro attaccante, per poter tornare sul mercato.

Se fosse stato ceduto la scorsa estate il suo valore sarebbe stato sui 15 milioni, ora che è in scadenza sicuramente vale meno. Il fatto però che in nazionale viene sempre convocato e che potrebbe scattare un'asta potrebbero non far calare di molto il prezzo del cartellino. Ma chi verrà preso al suo posto?

I nomi del dopo Giovinco

Al momento le alternative reali sono due: Shaqiri e Sneijder.

Il primo è un pallino di Allegri che sin dalla scorsa estate aveva premuto per prenderlo. Shaqiri, nazionale svizzero di origine albanese, gioca nel Bayern Monaco, o per meglio dire "non" gioca perché nel modulo di Guardiola un trequartista non trova posto e lui ha dimostrato di non adattarsi bene né come esterno né come centrale di centrocampo.

Il contratto scadrà alla fine del prossimo campionato, quindi i tedeschi possono permettersi di tenere il prezzo alto. Il suo valore è sceso molto, ma comunque resta sopra i 20 milioni. La Juve vuol prenderlo in prestito, ma se riuscisse a vendere Giovinco a 15 milioni forse una via di mezzo (sui 17-18 milioni) potrebbe accontentare entrambi i club.

L'altro nome è quello dell'ex interista Sneijder che ha deciso di dire addio alla Turchia. Il suo procuratore ha contattato Marotta e gli ha proposto il trequartista olandese. Qui i problemi sono due: l'ingaggio elevato (5,5 milioni annui, la Juve vorrebbe scendere a circa 3) e l'età. Sneijder non è più un ragazzino, ha 30 anni ma ha l'infortunio facile, e le sue prestazioni negli ultimi tempi sono andate calando rispetto a quanto visto nell'Inter.

Di contro però potrebbe arrivare con un esborso minimo visto che i suoi rapporti con la società sono ai minimi storici e il Galatasaray ha anche un debito nei suoi confronti di 1,2 milioni di euro. Insomma, potrebbe cederlo super scontato. Poi ci sarebbe nel mirino anche Mata, ma l'alto rischio di far scattare l'asta con Atletico Madrid e Valencia riduce di molto le possibilità che arrivi alla Juve.

Ma se il sostituto di Giovinco non fosse un trequartista? Dopotutto in quel ruolo attualmente possono giocare Tevez, Coman, Pereyra e Vidal. Per questo motivo la Juve sta valutando la possibilità di prendere un'altra punta, individuata in Lukas Podolski o Joel Campbell. Sia il tedesco che il costaricano giocano nell'Arsenal, ed entrambi sono in rotta di collisione con l'allenatore Wenger. Sul primo il tecnico non si opporrebbe ad una cessione, sul secondo potrebbe fare qualche resistenza in più. Di fronte ad uno scambio con Giovinco però potrebbe cedere.