"La Nazionale dà fastidio a molti." Questa la polemica lanciata da Antonio Conte al termine della partita tra Italia e Albania. L'ex ct lamenta da tempo la mancanza di disponibilità da parte dei club nel prestare i propri giocatori alle rispettive nazionali. Inoltre, nella conferenza stampa del postpartita, Conte ha lanciato il messaggio d'allarme dicendo che a questa nazionale mancano dei veri talenti e che quindi è inutile farsi delle false aspettative. E proprio riguardo a questo argomento non arrivano buone notizie dagli uffici della FIGC. Il presidente Tavecchio ha infatti aperto le porte al tesseramento del terzo extracomunitario per i club di Serie A purché abbia determinati requisiti: la sua nazionale deve occupare una delle prime 70 posizioni del Ranking FIFA, deve aver collezionato almeno due panchine con la propria selezione nell'ultima stagione oppure almeno 5 complessive.

Una riforma che di certo non favorirà la crescita dei giovani talenti italiani di cui Conte ha bisogno per avere dei nuovi pilastri per la sua nazionale e che quindi non farà certo felice il commissario tecnico. Probabilmente questo provvedimento creerà qualche tensione tra il tecnico e il presidente federale che, invece, aveva garantito carta bianca al pugliese al momento della firma sul contratto. Per quanto riguarda la questione club-nazionali, sono intervenuti Agnelli, suo ex presidente ai tempi della Juve, e Allegri, suo successore sulla panchina bianconera. Il numero uno bianconero ha usato dei toni decisi nei confronti dell'allenatore che lui stesso ha voluto e lanciato alla Juve: "I rapporti tra i club e nazionale sono perfetti, quindi non riesco a vedere dove siano i problemi.

Negli ultimi 80 giorni, i nostri giocatori ne hanno dedicati 50 al club e 30 alle nazionali. Quindi la nazionale ne ha di tempo a disposizione da parte dei calciatori. Noi abbiamo sempre tenuto conto delle normative che la FIFA ci comunica con largo anticipo e siamo tra i maggiori fornitori della selezione azzurra." Più flessibile la risposta del tecnico livornese che ha anche proposto una soluzione: "Le polemiche a distanza non servono a nulla.

Ci vuole un contatto diretto e la cosa migliore da fare è ritrovarsi tutti noi allenatori a Coverciano con il Ct e confrontarci. Solo così possiamo capire cosa manca e trovare la giusta soluzione. Tutto il resto è compito degli addetti ai lavori". Parole che lo stesso Conte ha fatto sapere di aver gradito.