Per chi si aspettava un Parma rinunciatario, che avrebbe offerto i fianchi allo strapotere fisico e tecnico della Juventus, è rimasto deluso. La squadra ducale ha dimostrato carattere dando conferma di non meritare l'ultimo posto della classifica. Bella prova dei ducali, schierati con un 3-5-2 improntato sulle ripartenze e sulla velocità dell'esterno Rispoli e dell'uruguaiano Rodriguez, calatosi subito nella realtà italiana. Partita povera di occasioni, ad andare vicino al gol è Nocerino che raccoglie un cross sulla fascia ma il suo tiro si stampa sui piedi del suo compagno di squadra Rispoli.
Nel secondo tempo il Parma prova ad impensierire di contropiede la Juventus ma non è mai pericolosa davanti a Storari, si sente la mancanza di una prima punta.
Juve lenta e prevedibile
Brutta prova per la squadra di Allegri, apparsa lenta e poco propositiva. Il centrocampo si è mosso poco e Pirlo non è riuscito ad inventare calcio come il suo solito. Nota lieta la bella prova di Pepe, completamente recuperato ed abile nei cross, lo sprint e il piede sembrano quelli del primo Pepe juventino decisivo nella conquista del primo scudetto di Conte. Buona prestazione anche quella di Coman, che quando parte palla al piede è sempre imprendibile, potenza velocità e dribbling, siamo convinti che diventerà un ottimo giocatore.
Ennesima sostituzione per Vidal, lontano parente del centrocampista ammirato l'anno scorso, al suo posto Pogba. Decisivo, come spesso gli capita quando entra a partita in corso, lo spagnolo Alvaro Morata, in gol a due minuti dal novantesimo, servito dall'assist del suo connazionale Llorente, quest'ultimo autore di una prestazione davvero sottotono.
Massimo risultato con il minimo sforzo per la compagine juventina.
Settimana prossima gli altri due quarti di finale
La Juve affronterà in semifinale la vincente di Roma-Fiorentina che si disputerà martedì 3 febbraio ore 20.45, l'altra semifinalista Lazio aspetterà l'esito del match di mercoledì 4 febbraio Napoli-Inter per conoscere la sua rivale in semifinale.
