"Milan e Inter si devono unire per tornare competitive in Europa". La bomba di Raiola piomba direttamente all'ombra della Madonnina e fa discutere, eccome, la Milano calcistica. L'agente di Pogba, Ibrahimovic e Balotelli, pensa che attualmente una città come Milano non sia in grado di reggere due squadre di alto livello, come recitano i fasti del recente passato. "Solo Londra delle capitali europee può reggere più di una squadra, e pure lì arrancano". Raiola pensa che sia meglio fondere i due club per unire fatturati e parco giocatori. "Bisogna creare un Fc Milano da 320 milioni di fatturato, un marchio riconoscibile in tutto il mondo che può solo crescere".

"Oggi - prosegue - se non arriva un cinese da sole le milanesi non vanno avanti.

Pogba come un Van Gogh

Poi Mino Raiola percorre idealmente la A4 e scuote la Torino bianconera. Il messaggio riguarda il gioiello della Vecchia Signora, Paul Pogba, il fuoriclasse del momento. Il calciatore che tutti gli allenatori vorrebbero poter schierare nell'undici titolare. "Lui è come un Van Gogh, chi sa quanto vale?" ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport. Poi il gelo: "se non va via quest'anno, va via l'anno prossimo. Tutti hanno una carta in mano, bisogna vedere quando giocarsela". Il motivo dell'addio è semplice. Secondo il procuratore, Pogba per poter crescere ha bisogno di stare in mezzo ai fuoriclasse, e la Juve non ha i soldi per acquistarne altri.

Al contrario, se la dirigenza di corso Galileo Ferraris decidesse di vendere il centrocampista transalpino, a Torino arriverebbe un tesoro con cui costruire una squadra in grado di per poter vincere la Champions. "Un po' come successe con Zidane, quando poi acquistarono Nedved e Buffon e aprirono un ciclo". A chi venderlo? Innanzitutto "io voglio che chi lo compri creda in lui e lo strapaghi".

Poi il verdetto: "la destinazione più normale sarebbe il Psg". Infine un retroscena sul nazionale francese: "per primo proposi Pogba alla Roma, poi all'Inter che però non voleva fare uno sgarbo a Ferguson e infine a al Milan che l'avrebbe dato in prestito al Genoa". Chissà se oggi sono pentiti.

Raiola, il Napoli e la Roma

Infine le ultime due bombe.

La prima è che De Laurentiis gli ha soffiato il Napoli. "Insieme a Pozzo stavo per acquistare il Napoli, poi l'affare lo ha fatto Aurelio". Altro club sfiorato da Raiola sarebbe stato anche la Roma, prima dell'arrivo degli americani. "Stavo per firmare, ma poi Unicredit ha avuto paura. Abbiamo 3000 filiali, se vendiamo la squadra ce le bruciano...".