Fiorentina e Roma pareggiano 1-1 nel posticipo della ventesima giornata: un punto a testa, risultato giusto per quel che si è visto in campo. Sorride la Juventus che col successo sul Chievo allunga a +7; per i giallorossi terzo pari di fila in rimonta, dopo il successo contestato di Udine (unico successo in campionato nel 2015), a conferma di un momento di appannamento coinciso in questo mese con la partenza di pedine importanti per la Coppa d'Africa. Non possono essere un caso le defezioni di Gervinho e Keita, tra i migliori per rendimento nella prima metà di stagione: mancano gli strappi dell'ivoriano e gli equilibri tattici che garantisce il maliano.

Punto che invece soddisfa Montella, al primo risultato positivo dopo sei incroci consecutivi persi contro la sua ex squadra: la Fiorentina rimane in corsa per la Champions che, visto l'andamento lento delle rivali, rimane un obiettivo alla portata.

La Viola conferma in attacco Gomez, sbloccatosi in Coppa Italia con la doppietta all'Atalanta, supportato da Cuadrado e dal trio di palleggiatori in mezzo al campo Mati Fernandez-Pizarro-Borja Valero e dalla spinta di Pasqual e Joaquin sulle fasce a comporre il 3-5-2 di Montella; Garcia invece si affida in avanti a Iturbe, Totti e Ljajic mentre va in panchina Pjanic per far posto in mediana a Strootman insieme a De Rossi e Nainggolan (questi ultimi al rientro dopo la squalifica).

La partenza é tutta a favore dei padroni di casa, che imprimono il loro ritmo alla contesa: dopo un quarto d'ora De Rossi salva sulla linea un colpo di testa di Rodriguez ma é il preludio al gol che arriva 4' più tardi con un piattone di Gomez che corregge in rete un tiro di Pizarro dalla distanza. Per l'ex Bayern é il terzo centro in quattro giorni, dopo il lungo periodo di astinenza: che il popolo viola abbia trovato definitivamente il bomber tanto atteso da un anno?

La reazione dei giallorossi, soffocati dal pressing della squadra di Montella, é tutta in un tiro di Nainggolan dal limite bloccato a terra da Tatarusanu, che alla mezz'ora si supera su un colpo di testa dello stesso centrocampista belga su azione di calcio d'angolo. Spunti isolati, comunque, ma manca quella coralità che é stata il marchio distintivo della bella squadra ammirata lo scorso anno e che quest'anno raramente e a sprazzi si é vista.

Tutto l'opposto della Fiorentina che va più volte vicina al raddoppio: Basanta in mischia su punizione manda sul fondo da pochi metri, poi una conclusione di poco a lato di Tomovic da dentro l'area, infine un tiro ravvicinato di Mati Fernandez deviato in angolo da Yanga Mbiwa. Garcia perde intanto Strootman per infortunio: dentro Pjanic.

Dopo l'intervallo esce un'altra Roma che pareggia dopo 4': su un lungo lancio di Totti dalla trequarti, Iturbe supera Basanta e appena dentro l'area serve l'accorrente Ljajic che da due passi mette dentro. E' il momento migliore dei capitolini che sfiorano pochi minuti dopo il sorpasso con Iturbe che, servito da Totti solo davanti a Tatarusanu, viene murato dal portiere rumeno.

I viola non stanno però a guardare e dopo un attimo di sbandamento provano a vincerla: dentro Kurtic, Alonso e Babacar per Mati Fernandez, Pasqual e Gomez; Montella passa al 4-3-3 con Cuadrado e Joaquin ai lati del senegalese. Garcia risponde con Destro al posto di Totti ma l'occasione migliore ce l'ha Tomovic nel finale dopo uno spunto personale che gli consente di entrare in area e battere a rete e trovare la risposta di De Sanctis. Finisce pari e patta, ma i veri vincitori sono il Napoli che, vincendo col Genoa, può trovare il terzo posto solitario e la Juve che intanto se la gode guardando tutti dall'alto verso il basso.