Non c'è due senza tre. Il Bayern Monaco riesce nell'impresa di rimontare l'1-3 dell'andata subito ad Oporto e lo fa sommergendo la squadra portoghese sotto una valanga di gol: 6 a 1 il risultato finale, con cinque reti realizzate dalla formazione tedesca nei primi 40 minuti di gioco. Nulla possono i lusitani, che in questa edizione di Champions League diventano la terza formazione a subire un passivo del genere dopo la Roma e lo Shakhtar Donetsk, le quali avevano subito una marcatura in più.

Il Bayern sembra già spacciato sulla carta, complici le assenze di Benatia, Robben, Ribery, Alaba e Javi Martinez, con Schweinstiger in panchina e l'1-3 da rimontare; per contro Porto senza i due esterni titolari fuori entrambi per squalifica rimediata nella gara d'andata.

E saranno le assenze più pesanti.

Lo scoprono subito gli uomini che li rimpiazzano, con un Bayern devastante sulle fasce e carro armato per vie centrali. L'incubo del Porto dura 26' e va dal 14' al 40', lasso di tempo in cui i bavaresi vìolano la porta di Fabiano per ben cinque volte.

Comincia Thiago Alcantara, a segno anche nella gara d'andata, seguono a ruota Boateng, Lewandowski (su assist di Muller), il tedesco Muller e infine nuovamente Lewandowski. Cinque a zero dopo soli 40' del primo tempo. Per notare l'esistenza del Porto bisogna attendere il gol di Jackson Martinez al minuto 73, per leggere i titoli di coda, qualora ve ne fosse ancora bisogno, si deve aspettare il minuto 88, quando Xabi Alonso insacca su punizione per il 6-1 finale, un punteggio tennistico che all'andata nessuno avrebbe nemmeno immaginato.



Barcellona-PSG

Il sogno del PSG, svegliato all'andata al Parco dei Principi dalll'1-3 rifilatogli dai catalani, termina sotto l'effetto delle due reti di Neymar con cui il Barça costringe i parigini a salutare l'Europa. Sono bastati soltanto 14 giri di lancette per far sì che le speranze di Ibra & Co. si spegnessero.

A pensarci è Neymar su assist di un magnifico Iniesta che scatta, mangia l'erba avversaria, salutando Cavani e Verratti incapaci di fermarlo e serve il brasiliano, il quale insacca comodamente.

Paris St. Germain spento, Barcellona vivo e brillante, illuminato dalla sua stella verdeoro il quale raccoglie il cross di Dani Alves al minuto 34 e realizza di testa la rete numero mille del Barcellona in Europa.

Il secondo tempo è soltanto gestione del vantaggio degli spagnoli e il tentativo dei parigini di uscire con l'onore delle armi. Verratti ci prova al minuto 59 concludendo a lato, Ibrahimovic dà segno di vita al 73' ma Ter Stegen c'è. Il resto è storia e festa per gli uomini di Luis Enrique che entrano di diritto ancor di più tra i favoriti alla vittoria finale.