Il derby della Mole, dopo 20 anni, torna a veder esultare il Torino. C'è poco da gioire però, visto quanto accaduto prima, durante, e dopo la gara dell'Olimpico. Non ci sono parole per descrivere quanto è accaduto oggi, ma solo la speranza che, finalmente, si usi il pugno duro nei confronti di delinquenti che, con lo sport e col calcio, nulla hanno a che spartire.

Il problema è che non ci sono limiti a questa barbarie dentro e fuori gli stadi: vedere bambini coinvolti nel novero di personaggi che scalciano e lanciano di tutto contro il pullman di una squadra di calcio; vedere persone di mezza età col viso paonazzo e il collo gonfio di odio insultare altre persone di mezza età che tifano per una squadra diversa dalla loro; sentire cori inneggianti alla tragedia di Superga o alle vicende personali di Pessotto; vedere gente che lancia bombe carta, bottigliette di vetro contro la tifoseria avversaria: dove siamo finiti?

Quali altri eventi delittuosi devono ancora accadere prima che si ponga fine a tutto questo?

E ancora: come fanno ad entrare negli stadi bombe carta, bottigliette di vetro e via dicendo? Anche oggi ero allo Stadio, all'Olimpico di Torino, e sono stato perquisito meticolosamente e controllato minuziosamente. Dunque: come hanno fatto ad entrare le bombe carta?

Oggi si è sfiorata la tragedia, perché se non c'è scappato il morto o il ferito grave, è stato per puro caso: da una parte e dell'altra. Eh sì, perchè c'è stato uno scambio di affetto reciproco tra la curva Primavera e il settore ospiti, con lanci di materiali vari da entrambe le parti. Poteva davvero finire peggio, ma molto peggio.

Sarebbe dovuta essere solo una bella giornata di sport (più per i granata che per i bianconeri), ma qualcuno ha voluto rovinare tutto. Tornando a casa (incolume), ripensavo a quanto visto qualche ora prima, ovvero una famiglia composta di quattro persone (papà, mamma e due figli), rigorosamente divisa a metà nel tifo (mamma e figlio granata, papà e figlia bianconeri), e mi chiedevo: quante volte ci penseranno prima di tornare ancora allo stadio?

Tutto il resto, oggi, passa in secondo piano, anche se i tifosi del Torino hanno giustamente festeggiato una vittoria che mancava, nel derby, da 20 anni. All'andata la squadra di Ventura giocò meglio ma perse all'ultimo respiro: oggi è successo esattamente l'opposto, con la Vecchia Signora uscita immeritatamente sconfitta dal campo.

Il calcio, si sa, è anche questo e, anche per questo, è il gioco più bello del mondo. La Juve deve rimandare la festa tricolore, mentre con i tre punti di oggi, il Toro continua la sua rincorsa all'Europa League.