La Juventus supera 2-1 il Real Madrid nella semifinale d'andata di Champions e può ora davvero crederci fino in fondo. Una squadra coraggiosa e grintosa riesce ad annullare, specialmente nel secondo tempo, la superiore qualità tecnica degli spagnoli, giocando alla pari, essendo quasi sempre più pericolosa degli avversari.

Grande inizio

La Juve parte subito a 100 all'ora e nei primissimi minuti riesce a creare 2 palle gol, una con Vidal che non riesce a girare il pallone verso la porta dopo un ottimo inserimento, e l'altra con una conclusione da fuori di Sturaro trattenuta in 2 tempi da Casillas.

Ma il buongiorno si vede dal mattino e all'ottavo minuto, il tiro di Tevez, che aveva trovato spazio nel cuore della difesa madrilena, respinto dal portiere spagnolo finisce in zona Morata che appoggia a porta vuota e segna il più classico dei gol dell'ex.

Risveglio Real

Nonostante tanti errori da parte dei 2 centrali e di Sergio Ramos assolutamente fuori dal gioco nella posizione da centrocampista, il Real non cambia atteggiamento e continua con grande pazienza a portare uomini e pallone sempre più vicini all'area avversaria, approfittando anche del fatto che la Juve si abbassa troppo e fatica a rilanciarsi in avanti. E alla fine il gol del pari arriva con un colpo di testa di Ronaldo al 27' su un grande assist dalla destra di James Rodriguez.

Lo stesso giocatore colombiano non riesce poco dopo ad insaccare sull'assist del portoghese e pressato da Sturaro colpisce in pieno la traversa. Il primo tempo termina sull'1-1 senza altri particolari sussulti.

Secondo tempo straordinario

E' nel secondo tempo, però, che la Juve dimostra tutta la maturità acquisita anche in campo internazionale.

La squadra di Allegri si riprende psicologicamente e torna a macinare gioco con maggiore fluidità, arrivando diverse volte a concludere da fuori, ma con poca precisione. Al 58' il Real perde palla a metà campo scatenando il contropiede 2 contro 2 che porta Tevez davanti a Casillas, ma viene fermato dal fallo di Carvajal: per Atkinson non ci sono dubbi, è calcio di rigore.

Dal dischetto va lo stesso Apache, che con gran freddezza riporta in vantaggio i suoi, firmando il settimo gol in questa edizione della Champions. Per il Real non è giornata e non bastano gli inserimenti di Jesè e Chicharito al posto di uno spento Bale e di Rodriguez per recuperare il risultato, anzi è la Juve a sfiorare il terzo gol con Llorente che di testa non riesce ad indirizzare in porta un cross di Pirlo.

Fattore J

Lo Stadium si conferma fortino insormontabile, in Italia ma anche e soprattutto in Europa: 5 vittorie e 1 pareggio in casa in Champions. E la vittoria arriva in una data non casuale e contro un'avversaria non casuale: il 5 maggio rievoca il dolce scudetto del 2002 vinto all'ultima giornata e il Real è stata l'ultima squadra affrontata in una semifinale di Coppa Campioni per la Juve, guarda caso poi battuta, con una grande vittoria casalinga.

Per non dimenticarci poi che la finale sarà a Berlino, altra goduria per il tutto il mondo azzurro... Insomma, pare proprio che tutti i numeri siano dalla parte della Juve! Al momento la squadra può godersi il florido momento e preparare al meglio la sfida di ritorno tra 8 giorni.