È finalmente l'ora di Juventus-Real Madrid, la tensione è altissima, lo Stadium è stracolmo...gremito in ogni ordine di posto, come avrebbe detto il mitico e carismatico Sandro Ciotti, la coreografia del tifo bianconero è beneaugurante con un'enorme Coppa dei Campioni esposta sugli spalti. La vecchia signora si schiera con l'annunciato 4-3-1-2 ma, a sorpresa, Pereyra rimane in pachina e King Arthur Vidal viene schierato da trequartista, mentre a centrocampo c'è spazio per l'esordiente Sturaro; Ancelotti opta per il 4-4-2 anch'esso ampiamente annunciato.

La Juve parte subito all'arrembaggio e cerca di mettere paura ai blancos con tre azioni pericolose nei primi minuti, in sequenza ci prova per primo Vidal che cade in area su un tocco dubbio, poi Sturaro che però tira centralmente senza impensierire Casillas e infine Morata che tenta l'eurogol con un pallonetto da fuori area. All'ottavo minuto la svolta, parte Tevez in velocità che dalla destra dell'area di rigore scocca un violento tiro a incrociare, ci arriva Casillas che però può solo deviare proprio sui piedi dell'accorrente Morata e l'ex Real non può sbagliare dovendo solo appoggiare in rete; il giovane attaccante, visti i suoi trascorsi madrilisti, per rispetto non esulta ma si gira verso la curva juventina per accogliere l'ovazione dei tifosi.



I primi 26 minuti della Juve sono pressoché perfetti, baricentro e pressing alto, fase difensiva senza sbavature e Real che non trova sbocchi ma al primo vero errore, il Real colpisce come un cobra; palla persa a centrocampo su disimpegno di Pirlo, ripartenza Real con il gioco che si sviluppa sulla destra dove, grazie ad un rimpallo al limite dell'area, James Rodriguez crossa a tagliare tutta l'area sino a raggiungere Ronaldo che, scappato alla marcatura di Lichsteiner, non perdona e insacca di testa il il 53° gol stagionale.

Il Real prende coraggio e comincia a fare possesso palla, la Juve cerca di gestire e sfruttare le ripartenze; al 34' occasione per Marchisio che però da troppo effetto a uscire e spreca un'ottima occasione per il nuovo vantaggio. Al 40' occasionissima Real con James che impatta di testa su cross di Isco e colpisce la traversa...al rallenty si scopre che Sturaro nel contrastare il numero 10 del Real riesce a deviare con la punta del piede quel tanto che basta per salvare un gol praticamente fatto!



Il secondo tempo fila via sulla falsa riga del primo, con la Juve che riparte forte e al 55' trova il rigore grazie ad una ripartenza fulminante di Tevez dopo il corner a favore del Real Madrid ma non appena in area viene atterrato, rigore netto che lo stesso apache si incarica di calciare con un tiro potente e centrale. Ancelotti passa al 4-3-3 inserendo il Chicharito Hernandez, mentre Allegri si copre passando al 3-5-2 con Barzagli al posto di un immenso Sturaro. La partita scorre con il Real che cerca di imporre il proprio possesso palla e a tratti chiude la Juve nella propria metà campo senza creare, però, grossi pericoli. La clamorosa palla del 3-1 capita invece a Llorente che era entrato al posto di un ottimo ma sfinito Morata e si ri ritrova un pallone d'oro sulla testa al primo minuto di recupero, non riesce però a imprimergli potenza consegnandolo tra le braccia di un incredulo Casillas. A Madrid sarà battaglia ma visto il risultato e le caratteristiche delle squadre, le possibilità di raggiungere la finale sono più che buone.