Sono state dette tante cose sul posticipo Lazio-Roma, valido per la trentasettesima giornata di Serie A, ma molte di queste sono state degli sproloqui senza obiettività e senza prendere ciò che il regolamento contempla per la gestione dei calendari degli incontri: vediamo dunque cosa dice il regolamento su questo scoglioso argomento. Il giorno 13 maggio la Juventus conseguiva il passaggio al turno finale Champions League andando direttamente alla finale di Berlino contro il Barcellona e di conseguenza anticipando al 20 maggio la gara finale di Coppa Italia.

La S.S. Lazio il 14 maggio 2015, dato il danno che il calendario causava aveva richiesto, come da regolamento, il posticipo al giorno seguente dell'incontro di campionato Lazio-Roma, che oltre a dare la supremazia capitolina potrà spianare ad una delle due squadre l'accesso diretto alla Champions League 2015-2016. Ma la Lazio aveva diritto a richiederlo?

Ecco cosa contempla il regolamento all'art. 31 comma 1 : "È, peraltro, in facoltà del Presidente della Lega Serie A disporre, sia dʹufficio sia a seguito di richiesta di una o di entrambe le società interessate, la variazione di data, dellʹora dellʹinizio e del campo delle singole gare". Dunque è consentito, come dice il regolamento richiedere lo spostamento di una gara, ma come e quando bisogna richiederlo?

Anche in questo caso l'art. 31 comma 4 ci soccorre in questo enigma: "La richiesta della società interessata deve essere formulata per iscritto almeno 10 giorni prima della data nella quale dovrebbe disputarsi la gara di Campionato ed il Presidente della Lega Serie A dispone con proprio provvedimento, fissando lʹorario di inizio della gara".

Il giorno 15 maggio la Lega serie A prendeva atto della richiesta e apriva il 17 un tavolo con il prefetto di Roma per verificare la fattibilità di tale richiesta, essendo questo incontro molto critico dal punto di vista dell'ordine pubblico. Il tavolo tra Lega Serie A e la Prefettura, in comunione con le due compagini, delineava la fattibilità per un derby svolto alle 18 ma respingendo nettamente uno scontro serale per evitare che di notte si possano creare scontri.

Evidenziando questo il Napoli senza richiedere posticipi aveva accusato la Lega della iniquità della decisione in quanto la squadra biancoazzurra avrebbe avuto vantaggi, senza tenere conto che anche a calendario intonso le due partite si sarebbero svolte in diversi momenti. Quindi non ci sono i parametri per una contestazione perché il Napoli se avesse voluto richiedere un posticipo l'avrebbe potuto richiedere tranquillamente, andando sicuramente contro la logica che vedeva i partenopei con sei giorni di riposo contro i tre giorni degli juventini. Nell'effettivo chi ci ha rimesso di più è proprio la Lazio perché, essendo padrona di casa, con questo spostamento va a conseguire un danno economico per l'obbligatorio rimborso per i tifosi danneggiati da questo mutamento.

Per evitare la violenza nel calcio è buon costume che i personaggi che gravitano in esso usino il buon senso del regolamento e non aizzare polveriere già in fiamme per un finale di campionato già arroventato. Esponenti del calibro di Malagò devono per deontologia usare parole che convergano verso una pacificazione e non introdurre mali che non ci sono. Lunedì probabilmente la squadra biancoazzurra o quella giallorossa potranno vincere, perdere o pareggiare ma scontri di questo calibro risultano una sicura sconfitta per il calcio.