Una telenovela che sembra non aver fine, quella in casa Fiorentina tra la Società ed il suo allenatore: di certo a vedere Andrea Della Valle e Vincenzo Montella che si parlano per comunicati, si capisce che la situazione è molto difficile. Ed allora ripartire insieme secondo un entusiasmo a cui nessuno crede e spiattellato solo falsamente davanti alla carta stampata, a chi farebbe bene alla fine? Come finirà con certezza ancora nessuno lo sa, anche perché Montella, che avrebbe dovuto rispondere già da giorni, continua a tacere (a parte ovviamente il comunicato contradditorio di ieri sera), ma l'impressione chiara è che lui vorrebbe allenare dovunque la prossima stagione tranne che a Firenze, ma sa che con quella clausola da 5 milioni sopra la testa, farebbe il disoccupato per 2 anni e quindi non vuole dimettersi (meglio comunque alla Fiorentina che fare il disoccupato, recitano le sue ambizioni personali).

Dall'altro lato il patron non vuole esonerarlo, anche proprio per ricavare quei soldi dalla rottura del suo contratto in anticipo.

Firenze ed i tifosi della Fiorentina meritano invece rispetto, da tutti, e questa situazione spiacevole (in cui una parte di colpe ce l'hanno tutti) alla fine rischia di regalarci una stagione negativa, per un ricongiugimento forzato da parte dei due protagonisti principali: la Società e Montella appunto. Ed alla fine a rimetterci sarebbero solo i tifosi, gli unici che amano la Fiorentina sempre e comunque.

Per loro ci auguriamo che la telenovela si chiuda, ma pur restando Montella un bravo allenatore, rimanere in condizioni del genere, visto quant'è smaliziato, forse farebbe più danni che cose positive, basti pensare a che tipo è il tecnico napoletano: uno che, alla prima giornata del Campionato appena terminato, schierava Brillante titolare (quello che fa tribuna nell'Empoli) e regalava 3 punti alla Roma, solo per obbligare la Società a comprargli altri giocatori, o che teneva fuori calciatori non richiesti da lui in prima persona, non perché non bravi (Tomovic centrale mediocre, messo fuori ruolo a fare il terzino destro pur di non far giocare Richards, il giocatore più giovane della storia della nazionale inglese, o Marin, neanche un minuto in Campionato, quando in Europa League ha fatto 2 goal in 2 partite), ma solo per far capire alla Società che o si prendono i giocatori che vuole lui, altrimenti gli altri lui non li fa giocare.

Come allenatore ha un futuro, ma a livello umano ha parecchie pecche: ad esempio non sa fare autocritica, anche quando sbaglia, la colpa è sempre degli altri (Società o tifosi fa poca differenza, basta che lui risulti il migliore di tutti). Nell'ultimo mese, proprio con le accuse a Società e tifosi, dopo l'eliminazione dalle dimensioni umilianti dall'Europa League contro il Siviglia, è riuscito da solo a dividere Firenze ed i tifosi della Fiorentina di tutto il Mondo in pro della Valle e pro Montella.

Dopo settimane di sorrisetti, mezze frasi, mezze verità, dichiarazioni volutamente dubbiose, è abbastanza logico che anche questo è un atteggiamento egoistico che mostra chiaramente come del bene della piazza non gliene importi per nulla, ma voglia solo uscire da Firenze come genio incompreso e vittima sacrificale del Presidente cattivo, ed andare, senza clausola, ad allenare altrove.