Dopo i fasti vissuti con Carlo Ancelotti, il Real Madrid apre, o almeno spera di farlo, un nuovo ciclo con il tecnico spagnolo Rafa Benitez. L'ex Liverpool si trova proprio ad allenare la squadra della sua città d'origine. Il destino lo ha ripagato con gli interessi dall'esperienza altalenante vissuta nelle ultime due stagioni a Napoli, conclusa in modo lusinghiero la prima (Terzo posto e una Super Coppa italiana), maluccio la seconda (mancata qualificazione in Champions e zero coppe). Ora allena una big d'Europa ed è chiamato a ripetere quanto fatto qualche anno fa con il Liverpool.

Dispone già di una grande rosa e a quanto pare i madrileni non sono disposti a fare follie di mercato (anzi pare che potrebbero vendere il gioiellino Isco alla Juventus, rischiando un caso Morata bis).

Qualche maligno poi ha avanzato l'ipotesi che tra Benitez e Cristiano Rolando non ci sia proprio un gran feeling; e che il portoghese avrebbe voluto una permanenza di Carletto Ancelotti. Anche perché Rafa è un'integralista del gioco, mentre Ronaldo è abituato a spaziare come vuole. E quanto accaduto durante una seduta d'allenamento in Australia, sembra dare ossigeno a questa ipotesi…

Cristiano Ronaldo manda a quel paese Benitez per futili motivi

Il Corriere dello sport riporta una notizia lanciata dall'emittente spagnola Cuatro, la quale ha ripreso lo sfogo plateale del fuoriclasse portoghese contro l'allenatore (apparso già alquanto dimagrito dopo che il club lo ha messo a dieta per motivi d'immagine) durante una seduta di allenamento oltreoceano, in cui la squadra spagnola è in tournée.

Il motivo è alquanto futile e lo sfogo appare sproporzionato rispetto ad esso. Il che lascia intendere che tra i due ci sia una polveriera. A mandare su tutte le furie l'ormai trentenne fuoriclasse portoghese, conosciuto anche con l'acronimo di CR7, è stata la decisione di Benitez di annullare un suo gol. E così prima lo ha mandato a quel paese con il classico gesto e poi ha detto ad Arbeloa «Va sempre contro i portoghesi».

Un'accusa non proprio felice, indice di uno spogliatoio forse già sofferente. Da parte sua, Benitez ha sorvolato sulla cosa con un sorriso, come giusto che sia. Almeno in questa fase di precampionato. Ma se il buongiorno si vede dal mattino…