Nessuno dica che la Juventus è in crisi: da sole tre giornate di campionato non si può giudicare lo stato di salute di una squadra. I bianconeri vengono sì da tre gare molto deludenti, sia dal punto di vista del gioco espresso e sia dal punto di vista dei risultati, ma ancora non si può e non si deve definire come chiuso il ciclo juventino. La dimostrazione lampante è arrivata ieri sera, con la squadra di capitan Buffon che va sotto per via dell'autogol di Chiellini al minuto dodici della seconda frazione di gara. Già pronti i titoli "La Juve non sa vincere più" o simili, ma i bianconeri non sono morti, e da lì affondano il City.

Juventus-Manchester City e l'eroica mezz'ora bianconera

Comincia Mandzukic, che grazie alla splendida giocata di Paul Pogba (anche lui oggetto di asprissime critiche) riesce a riportare in partita al minuto 25 del secondo tempo la compagine guidata da Massimiliano Allegri. Subito dopo il goal, i citizens operano delle sostituzioni, facendo entrare in campo giocatori per un valore complessivo di circa 150 milioni (De Bruyne, Otamendi e Aguero), i quali rilevano gli inesistenti Nasri e Sterling e il capitano Kompany. Ma la storia non cambia. Morata si mette in proprio e sigla l'1-2, a coronamento di una prestazione assolutamente perfetta e senza sbavature. Non va assolutamente dimenticata l'importantissima opera di Gianluigi Buffon, che grazie alle sue parate riesce a mantenere il risultato e a far portare a casa 3 punti fondamentali per la Juventus, sia per il girone, ma soprattutto per il morale.

Dalle parole di Morata si intuiscono le ambizioni della sua squadra anche quest'anno: "Se giochiamo da squadra così siamo tra le più forti d'Europa". E non ha tutti i torti. La prestazione di ieri sera ha scacciato via ogni perplessità riguardo lo stato di forma dei bianconeri, che ovviamente sono tra i favoriti per la vittoria del campionato italianoe, visti i presupposti, possono puntare anche ad un buon cammino in ottica europea.

Sarà una bella lotta in Italia, con Roma e Inter a cercare di mettere il bastone tra le ruote agli juventini, ma questi ultimi sono ancora la squadra da battere, non c'è dubbio.