Terzo risultato utile di fila. Dopo il successo col Milan e il buon punto di Udine, il Grifone ottiene il terzo successo su quattro gare al Ferraris battendo il Chievo con una gara ‘da Genoa’, decisa all’ultimo secondo da Tachtsidis. Per il Genoa ‘Pavoloso’ – come definito da Perin qualche tempo fa - la classifica torna serena in attesa di due trasferte importanti.

Un finale con la mano del Prof.

Una vittoria epica, Genoa ridotto in dieci per gran parte della ripresa per la stupida espulsione rimediata da Dzemaili ma, probabilmente, l’inferiorità numerica non si è sentita a causa della 'presenza' aleggiante del Professor Franco Scoglio.

Ha del soprannaturale, infatti, col Grifone in affanno e costretto a difendere un 2-2 comunque utile nei minuti finali, l’azione che ha portato al successo: Izzo si rendeva artefice di un’uscita palla al piede ai limiti della follia, scaricando su Laxalt. Dall’uruguagio palla a Ntcham che, sfruttando la sua freschezza essendo entrato da poco, saltava due avversari servendo al centro Pavoletti. Il 19 effettuava un velo con i difensori pronti a chiudere liberando il sinistro di Tachtsidis – appena entrato – che non dava scampo a Bizzarri. La Nord esplode e con essa l’intero popolo RossoBlu e in tanti hanno rivolto un pensiero al cielo e al Professor Scoglio, celebrato per il decennale della sua scomparsa con la famiglia al Ferraris.

Un susseguirsi di emozioni

Per descrivere questo match era inevitabile partire dalla coda ma la gara è stata un susseguirsi di emozioni fin dal primo minuto, quando Paloschi (ex e bestia nera) puniva Perin che, al rientro, ha effettuato la prima parata (decisiva) a pochi minuti dal termine sul 2-2. Già, perché nel frattempo il Grifone si svegliava con un Perotti in formato Garrincha che mandava in difficoltà Mattiello e generava i presupposti per il pareggio di Pavoletti al quarto d’ora.

Pochi minuti e Gakpe realizzava il 2-1 grazie a una deviazione su tiro da fuori area – minuto 17 – mentre prima della conclusione del primo tempo Bizzarri si superava deviando in corner un’incornata di Pavoletti su assist, stavolta da destra, dell’incontenibile Perotti. La ripresa veniva condizionata dall’espulsione di Dzemaili per due gialli ravvicinati e dal forcing clivense culminante col pareggio firmato Pellissier, altro subentrato.

Quindi l’incredibile finale che lancia il Grifone a quota 10 dopo otto giornate, insieme a Milan e Palermo con la Samp a un solo punto in virtù della sconfitta a Frosinone. Le prossime gare, a Empoli e all’Olimpico col Torino, diranno se il Grifone sarà in grado di elevare il suo rendimento fuori, dove non ha ancora vinto. Gasperini recupererà Pandev e perderà Dzemaili per squalifica ma, con l’eccezione di Ansaldi, tutto il gruppo è disponibile e oggi si è visto quanto ciò sia fondamentale.

Doppio esame in trasferta

Difficile trovare un Grifone sotto la sufficienza ma l’espulsione di Dzemaili toglie ogni dubbio nonostante non abbia influito. Tra le note liete Perotti e l’intero reparto avanzato, un centrocampo di gran pregio (Rincon, Laxalt e Costa sempre sul pezzo) mentre la difesa scricchiola eccessivamente quando viene attaccata dalle corsie, mentre è sempre complicato attaccare il Genoa per vie centrali.

Decisivo Perin nello sventare il possibile 2-3 su un quasi autogoal di Burdisso, la sola vera parata in una gara difficile da gestire per lui. I grandi portieri si vedono anche quando c’è da intervenire una volta sola e, come oggi il portiere di Latina, lo fanno.