''Contro la Fiorentina voglio vedere undici leoni in campo'' aveva tuonato il Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, alla vigilia della gara dei blucerchiati contro i viola. Ma non è stato proprio così. La squadra genovese ha di fatti perso per 2 a 0 (reti di Ilicic su rigore e di Kalinic), ma, cosa ancor più grave, con una prestazione incolore. Senza mordente. E ora, sull'ex Uomo ragno, come veniva chiamato quando giocava Walter Zenga, circolano già insistenti voci di un probabile esonero. Zenga, peraltro, ora si trova a Dubai per qualche giorno di "relax", approfittando della sosta dovuta alle Nazionali.

E, a quanto si dice, senza peraltro comunicarlo alla dirigenza. Che si sia già messo in congedo preventivo? Chi potrebbe sostituirlo? I nomi che circolano sono due.

Delneri o Corini per il dopo-Zenga

Secondo i principali quotidiani sportivi, i nomi a cui starebbe pensando il vulcanico presidente blucerchiato (peraltro in odore di cessione di quote di minoranza, con un possibile ingresso di Flavio Briatore nel mondo del calcio), sarebbero quelli di Gigi Delneri e di Eugenio Corini. Col primo favorito sul secondo dato che è stato già allenatore della Sampdoria nella stagione 2009-10 con risultati egregi. Di fatti, la squadra si qualificò per i preliminari di Champions league, grazie anche alle prodezze della coppia Pazzini-Cassano (che rievocò quella dello scudetto Mancini-Vialli).

Ma non mancarono comunque anche attriti tra il tecnico e la stella Antonio Cassano, anche se poi sanati da una "pace" ufficiale. L'ultima esperienza di Delneri è stata proprio col Genoa. I tifosi gliela perdoneranno?

Avventura di Zenga partita male

Zenga aveva comunque iniziato male la stagione con la Samp, con l'eliminazione clamorosa ai preliminari di Europa League per mano degli sconosciuti del Vojodina (perdendo all'andata in modo clamoroso per 4-0 in casa).

Poi una sola vittoria nelle ultime sei gare, con i tifosi che ne chiedevano da tempo la testa. Il rapporto con Cassano non è mai decollato, facendo capire fin da subito che non rientrava nel suo progetto. Storse il naso anche su un possibile arrivo di Balotelli, facendo dunque intendere una scarsa sintonia con Ferrero.