Sandro Morgana, arbitro benemerito della sezione di Caltanissetta e vice presidente dell’Area Sud della Lnd, lo scorso agosto fu scelto come capo delegazione della Nazionale Under 19. Un incarico importante, di un certo rilievo che puntava a rinverdire il calcio giovanile italiano. Il nisseno che viaggia sulle orme di Tavecchio e l'allenatore Vanoli che è in odore di promozione come assistente tecnico della nazionale maggiore a fianco del ct Ventura, ci sono ampiamente riusciti. In poco meno di un anno hanno costruito una vera e propria macchina vincente.

Un rullo compressore e un gruppo consolidato che ha valori tecnici e morali. L'Italia di Conte dell'ultimo Europeo disputatosi in Francia ha dato tanti stimoli e un imperativo categorico: conta più il collettivo che le individualità dove è fondamentale il rispetto delle regole. Poche direttive, ma rigide. L'Italia U19 non è più una sopresa, ma una autentica realtà che molto hanno sottovalutato. Agli Europei che si stanno svolgendo in Germania, gli azzurrini sono, ancora, imbattuti e in semifinale hanno messo sotto anche la quotata Inghilterra vincendo per 2-1 con la doppietta del difensore goleador Dimarco giunto alla quarta rete personale, di proprietà dell'Inter, ma in prestito all'Empoli che ha chiuso l'affare prima dell'Europeo.

Un vero e proprio colpo per la squadra toscana che l'avra in "rosa" per la stagione che verrà.

Gli azzurrini in cerca del terzo titolo europeo

Insomma, un gruppo straordinario formato da giovani promettenti di cui sentiremo presto parlare. Oltre, a Dimarco ci sono sulla cresta dell'onda il portiere Meret (Udinese), capitan Romagna (Juventus), il centrocampista Locatelli (Milan) e l'attaccante Favilli (Livorno) tanto per citarni alcuni.

A recitare un ruolo importante, però, rimangono chi lavora "dietro le quinte" come il capo delegazione Morgana e l'allenatore Vanoli con un gran trascorso nel Parma avendo vinto la Coppa Uefa nel 1999. Un autentico miralcolo sportivo che dà lustro al calcio italiano. Ora, la finale contro la Francia, domenica 24 luglio (in diretta su Eurosport, ore 20,30) dove gli azzurrini hanno la possibilità di portare a casa il terzo titolo che manca dal 2003 dopo il primo conquistato nel lontanto 1958. Era l'Italia di Chiellini, Aquilani e Pazzini che battè in finale il Portogallo per 2 reti a zero. C'è tanta voglia di ripetersi, conquistiamola...