Josè Renè Higuita Zapata è già arrivato ai 50 anni. Sembra passato davvero pochissimo tempo da quando l’ex portiere colombiano, nato a Medellin il 26 agosto del 1966, estasiava gli amanti del calcio di tutto il mondo con le sue parate, mai banali e sempre immortalate da tutti i fotografi dell’epoca. Dopo un’adolescenza trascorsa nei campionati amatoriali, il portiere viene ingaggiato dai colombiani dell’Atletico Nacional di Medellin, formazione con cui vince una Copa Libertadores e disputa la finale del 1989 di Coppa Intercontinentale, perdendola ai supplementari contro il Milan di Arrigo Sacchi (rete di Evani su punizione).

Viene ricordato da tutti per le parate acrobatiche con la nazionale colombiana ai campionati mondiali di calcio di Italia 90, prima di incorrere in una colossale papera negli ottavi contro il Camerun di Roger Milla che costerà l’eliminazione dal torneo alla squadra sudamericana. Era famoso anche per l’anomalo vizietto per il gol, con la nazionale infatti metterà a segno 3 reti in 69 partite giocate.

Trasferimento in Europa e ritorno in Sud America

Passa al Real Valladolid, in Spagna nel 1992. Resta in Europa due anni prima di decidere di far ritorno nell’Atletico Nacional. Gioca ancora per alcune stagioni in Messico e poi in Ecuador, prima di decidere di fermarsi. Sulla soglia dei 41 anni si rimette i guantoni per difendere i pali dei venezuelani del Guaros de Lara.

Fa ritorno l’anno dopo in Colombia dove gioca ancora per una stagione prima del ritiro definitivo nel 2009. Attualmente è impegnato come preparatore dei portieri dell’Al Nassr, squadra dell’Arabia Saudita.

Mossa dello scorpione e guai giudiziari

Come detto il funambolico Renè Higuita viene ricordato per molte parate spettacolari.

Su tutte la famosa “mossa dello scorpione”, intervento acrobatico con cui deliziò gli spettatori dell’amichevole Inghilterra-Colombia del 1995, respingendo un tiro di Redknapp dopo un salto all’indietro e colpendo il pallone destinato ad entrare in porta con i due piedi uniti, che per la posizione assunta ricordavano appunto la coda di uno scorpione.

Durante la sua carriera Higuita è venuto alle cronache anche per guai giudiziari: venne arrestato rimanendo poi in carcere per sette mesi nel 1993 perché fece da mediatore per un sequestro senza avvisare le forze dell’ordine. Pure in campo ebbe comportamenti poco leciti, venne infatti squalificato per doping nel 2004 dopo essere stato trovato dopo un controllo positivo alla cocaina.