Il Palermo rischia di non terminare il campionato di Serie A. Detta così può sembrare una frase esagerata, priva di fondamento, eppure stando a quanto riportato dall'emittente siciliana TRM Web la situazione della società palermitana è tutt'altro che rosanero. Decisamente più nera, che rosa. Il presidente Maurizio Zamparini ha rilasciato infatti un'intervista importante, che chiarisce l'attuale situazione economica del club che necessità di denaro "fresco" per poter proseguire la stagione in corso.

"Se non trovo chi mette dentro almeno 15 milioni di euro non ci sono i soldi per finire il campionato", questa l'affermazione principale dello storico patron che ha allarmato tutti i supporters palermitani, già scossi a fine maggio dopo un torneo pessimo con una salvezza racimolata solamente all'ultima giornata dopo la vittoria per 3-2 sull'ormai retrocesso Verona.

Adesso l'ipotesi che il sogno rosanero svanisca in pochi attimi, dopo anni di gol, successi e vittorie storiche sulle big del Nord.

"Se non vendevo Dybala e Belotti - ha proseguito Zamparini - lo scorso anno avremmo avuto 40-50 milioni di perdite...se non faccio plusvalenze a fine stagione, il club non può andare avanti". Attualmente il presidente è in trattativa con un fondo cinese, anche se si fatica a trovare un accordo nell'immediato che dia ossigeno puro alle casse ormai vuote del Palermo: "Non possiamo ancora dirci sicuri, ma mi auguro che si possa chiudere presto".

Uno scenario, questo, assolutamente triste per il popolo palermitano ma anche per tutto il calcio italiano, che rischia seriamente di perdere una delle protagoniste di provincia degli ultimi quindici anni.

L'augurio è quello di una soluzione rapida e di garanzie importanti per il futuro del Palermo, per scongiurare un altro "caso Parma" che nuocerebbe gravemente alla salute del nostro amato sport. La volontà di Zamparini, tuttavia, è fare tutto il possibile perchè ciò non accada: "Devo trovare chi mi sostituisca in maniera degna - ha concluso - per evitare che il Palermo faccia la fine del Venezia quando me ne sono andato io".