Il Milan e il closing. Il primo passo verso una nuova vita per il club rossonero che da dicembre 2016 abbandonerà l'avventura con al timone Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, per affidarsi alla cordata asiatica e alla dirigenza guidata da Marco Fassone. La Sino Europe Sports ha grandi progetti per il futuro della società rossonera e già da gennaio è pronta a investire fino a 100 milioni di euro qualora la squadra sia ancora in lotta per le zone alte della classifica.

Ma l'operazione che stuzzica la nuova dirigenza rossonera guarda a giugno 2017 e al reparto offensivo.

La posizione di giocatori come Bacca, Luiz Adriano e Honda è tutt'altro che certa per la prossima stagione e le eventuali cessioni di questi calciatori potrebbe creare un tesoretto da reinvestire sul mercato. E il profilo che sembra corrispondere all'identikit del Milan è quello di Andrea Belotti. L'attaccante del Torino, in rampa di lancio in questa stagione e già in pianta stabile nella rosa della Nazionale, è stato prelevato dal club di Cairo per soli 7,5 milioni ma già ora il suo valore sembra essersi raddoppiato.

Il club torinese vorrebbe premiare il giocatore con un rinnovo di contratto fino al 2021 con adeguamento di contratto annesso ma soprattutto con l'inserimento di una clausola rescissoria che verrebbe fissata a 60 milioni di euro.

Una cifra da capogiro per l'attaccante di Calcinate che è da sempre tifoso del Milan e che potrebbe avere la grande occasione di vestire la maglia di un top club.

La stagione di Belotti

Dopo le 12 marcature in 35 presenze della stagione 2015-2016, quest'anno Andrea Belotti sta volando. Il Gallo ha disputato 10 partite in Serie A, realizzando ben 8 reti.

Queste statistiche da top player gli sono valse la prima chiamata della carriera in Nazionale, lo scorso 27 agosto 2016 in vista delle gare contro Francia (in amichevole) e Israele, primo incontro valevole per le qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018. Da lì Belotti ha disputato quattro gare con la maglia azzurra riuscendo a realizzare tre reti, una alla Macedonia e due al Liechtenstein.