La corsa per lo scettro della Ligue 1 entra nel vivo nel weekend ed il posticipo serale ha servito il primo scontro diretto nella volata a 3 per la vittoria del titolo. Al Parco dei Principi erano di scena il PSG che dopo un avvio stentato sta tentando una rimonta per difendere il suo dominio incontrastato in patria, ed il Monaco di Jardim, leader in classifica e accreditato di un attacco con la media di tre gol a partita. Spettatore interessato, la favola Nizza di Mario balotelli che nel pomeriggio aveva liquidato 3-1 il Guingamp, prendendosi la prima posizione temporanea.

Ronaldinho ospite d'onore

Il match serale inizia con una presenza importante, Ronaldinho, che proprio da Parigi si è manifestato al pubblico europeo, dà il calcio d'inizio, ricevendo l'ovazione di tutto il Parco dei Principi. Come detto, il PSG è costretto ad inseguire in classifica a tre lunghezze, per cui l'unico risultato possibile è la vittoria, che però contro i monegaschi in casa manca dal 2007. Emery spariglia un po' le carte per cui, se è vero che Verratti, dopo la curiosa ammonizione nello scorso turno, è costretto ai box per infortunio così come Pastore e Krychowiak, ed Aurier è ancora in coppa d'Africa, il tecnico ex Siviglia lascia fuori Angel Di Maria, mentre si affida a Trapp tra i pali.

Tutto confermato in casa Monaco dove Lemar vince il ballottaggio con Boschilla, ancora panchina per Joao Moutinho.

Il primo tempo è abbastanza bloccato, vuoi per l'incessante pioggia, vuoi per la paura di scoprire il fianco, ma alla fine l'unica occasione degna di nota è la conclusione da lontano di Lemar che obbliga Trapp al volo d'angelo.

Il PSG è vivo e Cavani sembra ispirato, ma la manovra parigina difetta quasi sempre nell'ultimo passaggio e così si va all'intervallo con lo score ancora bloccato sullo 0-0. La ripresa inizia con Falcao e compagni con intenzioni bellicose ed è necessaria tutta la bravura di Trapp per tenere in vita i suoi, finché, dopo l'ennesima grande parata, deve alzare bandiera bianca.

Un infortunio al ginocchio, apparso subito serio, che costringe il tecnico ex Siviglia a giocarsi il primo cambio: entra Areola. Prende coraggio la squadra di casa, anche grazie all'innesto di Angel Di Maria ed a 10' dalla fine viene in soccorso l'arbitro Schneider che giudica da rigore una veniale spintarella di Sibide su Julian Draxler. Dal dischetto il matador Cavani non sbaglia, 1-0 ed aggancio in classifica. Gli ospiti non ci stanno e forzano per arrivare al pareggio finché, al 92', sugli sviluppi di un'azione d'angolo, la retroguardia di casa è pigra nell'uscita e Bernardo Silva può avanzare indisturbato, prendere la mira e fulminare Areola, 1-1 e primato riconquistato (a pari punti col Nizza ma in vantaggio per differenza reti, ndr) e sabato, al Louis II (diretta TV su Premium Sport, ndr) occhi puntati proprio sulla sfida in vetta, con Balotelli e compagni chiamati all'impresa, dopo il clamoroso 4-0 della gara d'andata.